Documenti rivelano espulsione forzata dei beduini nel deserto del Naqab, pianificata dallo stato israeliano

Tel Aviv – Palestine Chronicle. Gli archivi appena esaminati, che mostrano l’intenzione di Israele di espellere con la forza migliaia di palestinesi dal deserto del Naqab, potrebbero aiutare le comunità beduine a rivendicare le loro terre, secondo quanto riportato lunedì dai media israeliani.

Il professor Gadi Algazi, uno storico dell’Università di Tel Aviv, ha scoperto archivi che documentano un’operazione militare israeliana del 1951 per espellere con la forza i beduini palestinesi dalle loro terre nel Naqab, un vasto deserto storicamente abitato e coltivato da tribù beduine. I materiali d’archivio sono stati originariamente pubblicati nel 2017.

I documenti includono una lettera scritta da Moshe Dayan, allora capo del comando meridionale dell’esercito israeliano, e un documento scritto dal governo militare della zona. Secondo la ricerca di Algazi, i due documenti dimostrano l’intenzione dell’esercito di spostare con la forza i beduini dalle loro terre per confiscarle.

“C’è stato un trasferimento organizzato di cittadini beduini dal Negev nord-occidentale (Naqab) verso est, in aree aride, con l’obiettivo di impossessarsi delle loro terre. Hanno condotto questa operazione utilizzando un mix di minacce, violenza, corruzione e frode”, ha dichiarato Algazi al quotidiano israeliano Haaretz.

Alcuni ritengono che i documenti potrebbero spostare l’equilibrio a favore degli sfollati palestinesi del Naqab in varie cause contro il governo israeliano, e creare un precedente legale.

I beduini del Naqab affermano da anni che i soldati israeliani li hanno espulsi, ma questa è la prima volta che la ricerca storica fornisce prove di un piano ordinato di espulsione da parte dello stato.