Domani, in Palestina, inizierà il nuovo anno scolastico. Lo ha annunciato il ministro dell’informazione del governo di Ramallah, in Cisgiordania, Riad Al-Malki.
Gli insegnanti minacciano lo sciopero a causa delle giornate di lavoro troppo lunghe e del week-end accorciato a un giorno solo. Al-Malki ha spiegato che la decisione di prolungare le lezioni è "nell’interesse degli studenti".
E ha invitato il personale scolastico nella Striscia di Gaza a ridurre il riposo del fine-settimana.
Da parte sua, il premier del governo della Striscia di Gaza, Ismail Haniyah, ha dichiarato che l’educazione scolastica primaria sarà gratuita e che darà 2000 NIS (500 dollari) a ogni nuovo insegnante.
Haniyah ha dichiarato che intende tenere il sistema scolastico lontanto dai conflitti politici e dunque ha accettato il weekend breve per le scuole proposto dal governo del presidente dell’Anp Mahmoud Abbas, a Ramallah.
Muhammad Siyam, presidente dell’Unione degli Insegnanti, ha chiesto al governo Haniyah di garantire alcune riforme educative e di aumentare gli stipendi dei docenti.