
Gaza. Domenica sera, due pescatori sono rimasti feriti dalle cannoniere israeliane nel mare di Rafah, a sud della Striscia di Gaza.
I Comitati dei Pescatori (civili) hanno confermato, in un comunicato stampa, che il pescatore Mazen Jamil Harb, e suo figlio Fares, sono stati feriti da colpi di arma da fuoco sparati dalle navi da guerra dell’occupazione, mentre stavano lavorando su un peschereccio, a ovest del porto di Rafah, e sono stati trasferiti in ospedale per ricevere cure.
La marina d’occupazione prende di mira quotidianamente i pescatori che lavorano nel mare della Striscia di Gaza.
La marina d’occupazione proibisce ai pescatori palestinesi di percorrere lunghe distanze nel Mare di Gaza e li prende di mira con armi da fuoco.
Secondo il Centro per i diritti umani – Al Mezan -, dall’inizio dell’anno in corso, Israele ha effettuato 232 attacchi contro pescatori palestinesi.
Il Centro ha sottolineato che, nello stesso periodo, Israele ha arrestato 30 pescatori palestinesi e ne ha feriti altri 18, oltre a confiscare 10 barche.
(Fonti: Quds Press e PIC).