Ehud Barak chiede “battaglie di strada” per rimuovere il governo Netanyahu

Tel Aviv – MEMO. L’ex-primo ministro israeliano Ehud Barak ha chiesto agli israeliani di intraprendere battaglie di strada per rimuovere il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

In un articolo pubblicato mercoledì da Yedioth Ahronoth, Barak ha affermato: “Questo è un governo eletto. È legittimo, ma le sue azioni ed i suoi piani ruotano attorno ad un colpo di stato. Questo lo rende illegittimo”.

Ha aggiunto: “Pertanto, è dovere di ogni cittadino unirsi alla lotta per il bene del Paese, la sua sicurezza e la sua incolumità, nonché per il bene dei valori della Dichiarazione d’Indipendenza, per il bene dell’uguaglianza, per il bene della fratellanza umana, della dignità, dei diritti e della libertà”.

L’articolo, pubblicato solo in ebraico, affermava anche: “La lotta sarà risolta attraverso manifestazioni nelle strade, nelle piazze, nei luoghi di lavoro e negli spazi dell’istruzione superiore, mentre milioni di persone dovrebbero scendere in piazza. Questo governo malvagio crollerà”.

In un altro articolo pubblicato dallo stesso giornale il giorno successivo, Barak ha avvertito: “Inizierò dalla fine. La lotta è iniziata. Questo è un vero avvertimento”.

Ha aggiunto: “Questo è un pericolo imminente per il crollo della democrazia israeliana. Le cose brutte accadono quando i buoni cittadini restano in silenzio. Ogni buon cittadino che cerca la vita in questa comunità deve chiedersi: qual è il mio posto in questa lotta?”

Barak ha continuato: “Per molti di noi, questa battaglia sarà la cosa più importante che porteremo a termine nella nostra vita. Sarà difficile”.

Ha spiegato che questo è accaduto molte volte nel corso di centinaia di anni, quando le nazioni si sono ribellate contro “l’oscurità dei dittatori”, affermando: “questa volta vinceremo”.

Barak ha concluso: “È stato detto prima: la democrazia deve sapersi difendere dall’interno contro coloro che usano il suo governo e le sue libertà per distruggerla. Questo è esattamente ciò che ci sta accadendo. Dobbiamo riconoscerlo. È un colpo di stato”.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.