Esperto ONU chiede l’imposizione di un embargo sulle armi a Israele

InfoPal. Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi, ha ribadito la necessità di imporre un embargo sulle armi e sanzioni contro Israele per la sua guerra genocida nella Striscia di Gaza.

Mercoledì, in un videomessaggio e su X, Albanese ha accusato nuovamente Israele di aver commesso un genocidio e di aver reso invivibile Gaza, aggiungendo che l’incalcolabile trauma collettivo a Gaza sarà vissuto per le generazioni a venire.

L’esperto delle Nazioni Unite ha chiesto di adottare necessariamente misure concrete contro Israele e di imporre immediatamente un embargo sulle armi, nonché altre misure e sanzioni economiche e politiche necessarie per garantire un cessate il fuoco immediato e duraturo.

Dall’account X di Francesca Albanese: Anatomia di un genocidio abbozzata.

  1. “La leadership esecutiva e militare e i soldati israeliani hanno intenzionalmente distorto le regole fondamentali del diritto umanitario internazionale – distinzione, proporzionalità e precauzione – nel tentativo di legittimare la violenza genocida contro il popolo palestinese”.
  2. “Ridefinendo deliberatamente le categorie di scudi umani, ordini di evacuazione, zone sicure, danni collaterali e protezione medica, Israele ha utilizzato le loro funzioni protettive come “mimetizzazione umanitaria” per nascondere la sua campagna genocida”.
  3. “Il genocidio dei palestinesi a Gaza da parte di Israele è una fase crescente di un processo coloniale di cancellazione di lunga data”.
  4. “La Nakba in corso deve essere fermata e vi si deve porre rimedio una volta per tutte. Questo è un imperativo dovuto alle vittime di questa tragedia altamente prevenibile e alle generazioni future di quella terra”.
  5. Raccomandazioni:
  • Embargo sulle armi a Israele e sanzioni;
    – sostenere il ricorso del Sudafrica al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ai sensi dell’articolo 94(2) della Carta delle Nazioni Unite;
  • indagini e procedimenti giudiziari;
  • istituzione del registro dei danni;
  • ricostituire il Comitato specifico delle Nazioni Unite contro l’apartheid;
  • presenza protettiva nei Territori palestinesi occupati.