Euro-Med chiede la creazione di un comitato internazionale per investigare le fosse comuni a Gaza

Gaza. Un’azione internazionale immediata dovrebbe essere intrapresa per indagare sulle centinaia di fosse comuni nella Striscia di Gaza, che contengono i corpi di migliaia di vittime palestinesi dall’inizio dell’attacco militare israeliano in corso dal 7 ottobre 2023, ha dichiarato mercoledì l’Euro-Med Monitor in un comunicato.

Le squadre sul campo di Euro-Med hanno osservato da vicino il recupero di centinaia di corpi dalle fosse comuni, alcuni dei quali sono stati trovati in diversi ospedali della Striscia di Gaza.

Il numero significativo di fosse e di corpi è preoccupante e richiede un’azione internazionale immediata, che dovrebbe includere la creazione immediata di una commissione d’inchiesta internazionale indipendente per esaminare le circostanze che hanno portato a queste fosse e alla morte delle vittime sepolte. Ciò è particolarmente importante se si considera che molte delle vittime sono state direttamente sottoposte a omicidio premeditato e a esecuzioni arbitrarie ed extragiudiziali mentre erano ammanettate.

È necessario un comitato tecnico di esperti per indagare sulle circostanze della sepoltura e determinare la causa di morte delle vittime ritrovate. Inoltre, è necessario sviluppare un sistema per la futura identificazione delle vittime.

La scoperta da parte delle squadre della Difesa civile di Gaza di centinaia di corpi provenienti da fosse comuni nel complesso medico “al-Shifa” e nell’ospedale “Nasser” rappresenta un capitolo oscuro nella storia delle violazioni militari israeliane nei Territori palestinesi occupati.

Le squadre sul campo di Euro-Med hanno osservato in precedenza il recupero di decine di vittime dalle fosse comuni nel Complesso Medico Shifa, appartenenti a vittime ammanettate, altre ferite a cui non sono state fornite cure mediche e altre ancora giustiziate nonostante le loro condizioni di salute.

I corpi in decomposizione delle vittime sono stati trovati in diversi punti, alcuni sono stati investiti dai bulldozer israeliani e con parti del corpo strappate via.

La presenza di cateteri urinari o di stecche ancora attaccate ai corpi di alcuni pazienti durante il processo di esumazione, così come le cartelle cliniche che sono state sepolte con loro nel complesso medico di Shifa, confermano l’esecuzione di persone malate e ferite.

A causa del lungo periodo di tempo e del fatto che le forze israeliane avevano impedito il loro recupero nei mesi precedenti, la maggior parte dei corpi recuperati era già entrato in decomposizione, mentre altri erano stati evidentemente sbranati da cani e gatti.

(Fonti: Euro-Med Monitor, PIC).

Traduzione per InfoPal di F.L.