Euro-Med: il bilancio di Gaza si avvicina alle vittime del genocidio di Srebrenica. Video

Euro-Med: il bilancio di Gaza si avvicina alle vittime del genocidio di Srebrenica. Video

Ginevra. Il numero stimato di palestinesi uccisi, o dispersi da giorni sotto le macerie, a seguito dell’attacco militare israeliano senza precedenti sulla Striscia di Gaza, supera ora virtualmente il numero delle vittime del massacro di Srebrenica, ha dichiarato mercoledì Euro-Med Human Rights Monitor.

A partire da mercoledì pomeriggio, l’Euro-Med Monitor, con sede a Ginevra, ha riferito che 6.734 palestinesi – tra cui 2.812 bambini – sono stati uccisi e circa altri 1.755 risultano dispersi sotto le macerie degli edifici residenziali demoliti (attualmente la cifra è di oltre 7.000 morti, ndr).

Secondo Euro-Med Monitor, gli attacchi mortali che Israele ha lanciato e continua a lanciare contro i quartieri residenziali hanno lasciato nella Striscia di Gaza un numero impressionante di morti, dispersi e feriti in soli 18 giorni, fino al pomeriggio di mercoledì. Si tratta di un numero record negli annali delle guerre israeliane.

Euro-Med Monitor ha avvertito che quanto sta accadendo a Gaza ricorda il genocidio di Srebrenica, avvenuto dall’11 al 22 luglio 1995 durante la guerra in Bosnia-Erzegovina, considerato uno dei peggiori massacri che l’Europa abbia mai visto dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Il massacro è avvenuto nella città di Srebrenica, dove hanno perso la vita 8.372 musulmani bosniaci, la maggior parte dei quali erano maschi di età compresa tra i 12 e i 77 anni.

Euro-Med Monitor afferma che la condotta di Israele a Gaza è indice di una campagna di annientamento come forma di rappresaglia contro l’intera popolazione, con l’impiego di artiglieria pesante e bombardamenti incessanti su aree residenziali densamente popolate, case abitate e assembramenti di civili, causando il maggior numero di vittime tra i civili rispetto a qualsiasi altra guerra precedente su Gaza.

Gli attacchi israeliani sono accompagnati da una chiusura totale della Striscia di Gaza e da un blackout totale delle forniture di carburante, elettricità, acqua e aiuti umanitari, che minacciano una catastrofe completa, ha dichiarato Euro-Med Monitor.

Euro-Med Monitor ha avvertito della grave dichiarazione di collasso del sistema sanitario della Striscia di Gaza a causa dell’attuale crisi di interruzione dell’energia elettrica e della carenza di carburante necessaria per far funzionare i generatori di riserva, che trasformerebbero gli ospedali di Gaza in obitori di massa.

Durante le visite agli ospedali di Gaza, l’équipe di Euro-Med Monitor ha visto centinaia di uomini, donne e bambini feriti che giacevano su barelle, letti e a terra e ricevevano cure mediche inadeguate, mentre decine di corpi, compresi quelli di bambini, erano conservati in tende nelle piazze a causa del sovraffollamento degli obitori degli ospedali.

Euro-Med Monitor ha citato l’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei Rifugiati Palestinesi (UNRWA), che è la principale organizzazione di aiuti umanitari a Gaza, affermando che dovrà cessare le operazioni a partire da mercoledì, a meno che non venga permesso l’ingresso di carburante a Gaza.

Dall’11 ottobre, Gaza è stata colpita da un’interruzione totale dell’energia elettrica, facendo sì che gli ospedali e le strutture idriche si affidassero a generatori di riserva alimentati a carburante, di cui il governo israeliano ha negato l’ingresso da 19 giorni.

Quasi la metà degli ospedali di Gaza (17 su 35) e quasi due terzi delle cliniche di assistenza sanitaria primaria (46 su 72) sono stati completamente chiusi a causa dei gravi danni provocati dagli attacchi israeliani o dalla mancanza di carburante.

A ciò si aggiunge la grave mancanza di beni di prima necessità come cibo, acqua e medicine, in un momento in cui circa 1,5 milioni di persone su 2,3 milioni sono state costrette a evacuare le loro case e ora vivono in rifugi, scuole e ospedali senza accesso ai loro bisogni umani fondamentali.

Inoltre, sono state sollevate serie preoccupazioni sulla possibilità che una grande ondata epidemica si diffonda in tutta la regione, dal momento che sono stati segnalati migliaia di casi di malattie epidemiche, soprattutto nei bambini, come intossicazioni alimentari, infezioni della pelle, infezioni bronchiali e malattie diarroiche. I centri di assistenza primaria segnalano anche decine di casi di varicella a causa del sovraffollamento dei centri di accoglienza, della mancanza di acqua potabile e della scarsa igiene personale.

L’insicurezza alimentare mette le donne e i bambini – soprattutto le madri incinte e che allattano – a rischio di denutrizione e malnutrizione, che possono compromettere il loro sistema immunitario e renderli più suscettibili alle malattie legate all’anemia, alla preeclampsia e alle emorragie che sono collegate alla nutrizione materna e aumentano il rischio di mortalità sia per le madri che per i bambini.

Euro-Med Monitor ha concluso avvertendo che il limitarsi, da parte della comunità internazionale, a dichiarazioni di condanna senza alcuna azione reale ed efficace per fermare quella che è diventata una campagna di genocidio nella Striscia di Gaza e una campagna per affamare la popolazione, porterà a una catastrofe senza precedenti.

(Fonte: PIC).

Traduzione per InfoPal di L.P.

Archivio notizie: https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza/

Nel video: bombardamenti israeliani con fosforo bianchi su Gaza.