Euro-Med Monitor per i diritti umani lancia allarme sull’aumento della violenza dei coloni israeliani

Ginevra. In una dichiarazione alla 54ª sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, l’Euro-Med Monitor per i diritti umani ha lanciato l’allarme sul forte aumento della violenza dei coloni israeliani nei Territori palestinesi occupati, che si sta verificando sotto la copertura politica del governo israeliano.

Gli attacchi dei coloni nella sola prima metà di quest’anno sono arrivati a 1.148, quasi eguagliando il numero registrato nell’anno precedente, che era di 1.187. Questo aumento indica un livello di violenza senza precedenti, con quasi nessuna misura di responsabilità o punizione in atto”, ha dichiarato l’Euro-Med Monitor in un comunicato stampa.

Negli ultimi mesi, i violenti attacchi dei coloni, classificati come “terrorismo nazionalista” e persino dai servizi di sicurezza israeliani, hanno provocato lo sfollamento totale di sette comunità residenziali palestinesi. L’Euro-Med Monitor ha sottolineato che la retorica provocatoria dei ministri del governo israeliano d’estrema destra è uno dei principali fattori che contribuiscono al significativo aumento della violenza dei coloni, dal momento che il governo li sostiene in vari modi, tra cui la protezione dai procedimenti giudiziari o di sicurezza.

L’accompagnamento e la protezione dei coloni da parte dell’esercito israeliano mentre compiono attacchi contro villaggi e città palestinesi riflette chiaramente il sistema d’Apartheid di Israele nei Territori palestinesi occupati.

In quanto potenza occupante, Israele deve assumersi la responsabilità di garantire la sicurezza ed il benessere della popolazione palestinese occupata e perseguire i colpevoli”, si legge nel comunicato.

L’Euro-Med Monitor per i diritti umani ha esortato la comunità internazionale ad essere presente sul campo per proteggere le comunità palestinesi vulnerabili a rischio di sfollamento, nonché ad adottare misure concrete per fare pressione su Israele affinché ponga fine alla sua occupazione militare, che è la causa principale della destabilizzazione e della tensione.

(Fonte: WAFA).

Traduzione per InfoPal di F.L.