Ex capo del Mossad: Israele sta attuando un sistema di “apartheid” in Cisgiordania

Ex capo del Mossad: Israele sta attuando un sistema di “apartheid” in Cisgiordania
[Sabaaneh/Middle East Monitor].

C’è preoccupazione e shock a livello politico, in Israele, alla luce della dichiarazione dell’ex capo del Mossad, Tamir Pardo, secondo cui lo stato sta praticando una politica di apartheid in Cisgiordania.

Un ex capo dell’agenzia di spionaggio israeliana Mossad ha affermato che lo stato sta imponendo una forma di apartheid ai palestinesi. Pardo ha paragonato l’occupazione israeliana della Cisgiordania al defunto sistema di oppressione razziale del Sud Africa.

“Qui esiste uno stato di apartheid”, ha spiegato.
Parlando ad AP, Pardo ha affermato che i meccanismi israeliani per il controllo dei palestinesi, dalle restrizioni sui movimenti all’assoggettamento alla legge militare mentre i coloni nei Territori occupati sono governati da tribunali civili, corrispondono a quelli del vecchio Sud Africa.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha nominato Pardo, 70 anni, capo del Mossad nel 2011. Il partito Likud di Netanyahu ha condannato le osservazioni di Pardo, dicendo che “dovrebbe vergognarsi” dei suoi commenti. “Invece di difendere Israele e l’esercito israeliano, Pardo diffama Israele”.

Pardo si è quindi unito a un numero crescente di alti funzionari israeliani che paragonano il trattamento statale dei palestinesi nella Cisgiordania occupata all’apartheid in Sud Africa. Alcune delle principali organizzazioni per i diritti umani hanno dichiarato che Israele ha superato la soglia legale per essere descritto come uno stato di apartheid, tra cui B’Tselem, Human Rights Watch e Amnesty International.

(Fonti: MEMO e Quds Press).