Ex-diplomatico israeliano esorta le nazioni occidentali ad accogliere la popolazione di Gaza

Tel Aviv – Quds News. Dror Eydar, che in precedenza è stato inviato di Israele in Italia, ha proposto una soluzione controversa nel contesto della prolungata aggressione israeliana a Gaza.

Eydar ha suggerito lo sfollamento dei palestinesi dalla loro terra e la privazione delle loro proprietà, insistendo sul fatto che i governi occidentali dovrebbero accogliere la popolazione sfollata dalla Striscia di Gaza.

Parlando al notiziario televisivo israeliano Channel 14, Eydar ha delineato la sua visione del futuro del conflitto, sottolineando l’importanza di separare i palestinesi dalla loro terra.

“Dato che la cultura palestinese considera un uomo senza la sua terra come una nullità, la punizione appropriata è togliere loro la terra”, ha affermato.

Eydar ha sostenuto che tale esproprio dovrebbe essere considerato come una giusta punizione per la popolazione di Gaza. Rivolgendosi alle nazioni occidentali, ha fatto un parallelo con la loro accoglienza dei rifugiati siriani, affermando: “Mi aspetto che il mondo occidentale, come ha fatto accogliendo un milione di rifugiati siriani, apra le porte e accolga il popolo di Gaza”.

La Striscia di Gaza è stata al centro di una brutale campagna militare israeliana negli ultimi quattro mesi, caratterizzata da bombardamenti incessanti e tattiche di guerra psicologica.

La proposta di Eydar fa eco a sentimenti simili espressi da altri funzionari israeliani, tra cui il ministro di estrema destra Amichai Eliyahu, che ha invocato metodi “più dolorosi della morte” per spezzare il morale dei gazawi e costringerli alla migrazione.

Anche il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha affermato in precedenza che il regime dovrebbe “incoraggiare la migrazione” dei palestinesi da Gaza, suscitando un’ampia condanna internazionale, anche da parte degli Stati Uniti.

Traduzione per InfoPal di F.L.