Parigi – Wafa'. Una lunga lista di ex funzionari dell'Unione Europea (Ue) hanno chiesto il riconoscimento dello Stato di Palestina come programmato nell'agenda politica palestinese per settembre prossimo in sede Onu.
“L'Unione europea dovrebbe riconoscere lo Stato palestinese”, si legge nella dichiarazione scritta.
Riconoscendo le difficoltà oggettive dei negoziati tra israeliani e palestinesi, gli ex rappresentanti europei hanno sottoscritto una dichiarazione nella quale si ribadisce l'importanza di fare questo passo, “riconoscendo e accogliendo a pieno titolo nella comunità internazionale lo Stato di Palestina, riconfermando inoltre, la necessità del supporto di natura finanziaria da parte europea”.
In questo, essi hanno individuato il singolare contributo alla stabilità regionale che un atto del genere produrrebbe.
Tra i firmatari: l'ex premier francese Lionel Jospin, Felipe Gonzales (Spagna), Mary Robinson (Irlanda), Giuliano Amato e Romano Prodi (Italia), e molti altri ancora da Olanda, Danimarca, Svezia, Gran Bretagna, Polonia, Portogallo, Finlandia, Lettonia e Germania.
Nel proprio messaggio, gli ex funzionari europei hanno riconosciuto all'Anp una grande abilità di investimento dei fondi di cui ha beneficiato ai fini dell'edificazione statale (Good Governance e cooperazione). “Per questo, non resta che riconoscerne la sovranità”, hanno messo in chiaro.
“La riconciliazione nazionale, l'intesa firmata dalle fazioni palestinesi, non rappresenta un impedimento a questo iter, tutt'altro! Esso potrà essere un propulsore di sviluppo nell'ottica di attirare Hamas a governare nella giusta direzione”, hanno aggiunto i firmatari europei.
“L'assunzione di questo atto è una questione politica oltreché morale”.
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