Fatah e Hamas sottolineano l’importanza dell’unità del raduno di Gaza

Gaza – Ma’an. In una rara dimostrazione di unità, Hamas, Fatah e le altre fazioni si sono riunite giovedì per celebrare la fine della guerra di Gaza, auspicando la fine della divisione con la Cisgiordania.

In migliaia sono scesi in strada per unirsi all’adunanza dei partiti politici organizzata al termine degli otto sanguinari giorni di guerra. I sostenitori di Fatah hanno marciato invocando la fine della rivalità tra la propria fazione e Hamas, dominante a Gaza.

Nabil Shaat, leader di Fatah, era giunto a Gaza sabato scorso, durante i bombardamenti israeliani. Alla manifestazione ha dichiarato agli abitanti di Gaza che Tel Aviv non è riuscita a isolarli dalla Cisgiordania.

“Quale profondo senso di felicità avverto quando vedo le bandiere gialle, quelle rosse e quelle verdi sventolare assieme, unite da quella palestinese. Dobbiamo unirci e lavorare fianco a fianco”, ha affermato, riferendosi a Fatah, Hamas, il Jihad Islamico ed alle fazioni di sinistra.

Khalil al-Hayya, leader di Hamas, rivolgendosi alle diverse migliaia di persone radunatesi nella piazza principale di Gaza, ha dichiarato che “oggi si sancisce la nostra unità. Hamas e Fatah sono ora una sola mano, un solo fucile, un solo missile”.

Muhammad al-Hindi, leader del Jihad Islamico, ha affermato che tutte le fazioni dovrebbero unirsi in nome della resistenza: un’allusione alla rivalità tra il proprio movimento e Fatah, che ha optato per la non-violenza, sposando una strategia di stampo diplomatico contro l’occupazione israeliana.

“Abbiamo raggiunto il traguardo della pace. Ora il nostro compito è quello di farci trovare pronti in trincea, la trincea del jihad e della resistenza”, ha aggiunto.

Ha inoltre sottolineato il tono di conciliazione che ha pervaso l’adunanza dicendo “niente rafforzerà la determinazione dei palestinesi più degli stessi palestinesi, con tutte le loro fazioni”.

L’offerta delle Nazioni Unite.

Giovedì, l’agenzia di stampa ufficiale del governo di Mahmoud Abbas, capo di Fatah, ha riportato che il primo ministro di Gaza, nonché leader di Hamas Ismail Haniyeh ha invitato il presidente cisgiordano a riferire circa l’attuale situazione.

Wafa ha riportato che anche i portavoce di Hamas ed il leader del Jihad Islamico hanno invitato Abbas, aggiungendo che tutti e tre i leader si sono dichiarati d’accordo con la proposta del capo di Fatah per una Palestina non facente parte delle Nazioni Unite, che verrà sottoposta a votazione settimana prossima.

La garanzia di sostegno alla proposta da parte di Haniyah è stata però clamorosamente smentita dal portavoce del governo di Gaza, Taher al-Nunu, il quale ha definito “del tutto infondate” le informazioni riportate da Wafa.

L’ufficio di Haniyah ha dichiarato che Abbas ha telefonato al premier “congratulandosi per la vittoria ed esprimendo le proprie condoglianze alle famiglie dei martiri”.

Nel frattempo Moustafa al-Barghouti, leader dell’Iniziativa nazionale palestinese, anch’egli giunto a Gaza durante i bombardamenti israeliani, ha tenuto un meeting con le fazioni nazionali ed islamiche nella giornata di giovedì.

L’incontro, cui ha partecipato anche il leader del Fronte arabo-palestinese Jamil Shahareh, ha sottolineato l’importanza di dare completamento alla “vittoria di Gaza” portando a termine la riunificazione delle fazioni interrotta in passato.

La riconciliazione è il “passo più importante” per le Nazioni Unite.

Fatah ha tenuto riunioni in tutta la Striscia, compresa una marcia da parte dei suoi leader nella città di Gaza.

“Tutti i palestinesi devono unirsi per combattere l’occupazione israeliana”, ha dichiarato Yahya Rabah, esponente di spicco di Fatah, a Ma’an.

Amal Hamad, membro del comitato centrale di Fatah, ha affermato che la riconciliazione nazionale è stato il fattore principale per il successo della proposta delle Nazioni Unite.

Il processo di riconciliazione tra Hamas e Fatah, mediato dall’Egitto, si è incagliato più volte dal 2007, anno in cui le due fazioni si divisero in due governi distinti.

Giovedì, Faysal Abu Shahla, membro del parlamento di Fatah, ha invitato le autorità egiziane ad organizzare un incontro con lo scopo di porre fine alle divisioni tra fazioni.

Mercoledì Israele, Hamas e le altre fazioni di Gaza hanno firmato la tregua, con la mediazione dell’Egitto.