Feriti e arresti in Cisgiordania durante scontri notturni

Cisgiordania-PIC, Quds Press e Wafa. Martedì, a Hassan, nel distretto di Betlemme, un ragazzo palestinese di 18 anni è stato ferito e un altro di 16 anni è stato arrestato durante scontri (*) con le forze di occupazione israeliane (IOF).

Fonti locali hanno riferito che gli scontri sono scoppiati dopo che IOF hanno preso d’assalto l’ingresso orientale della città, tra pesanti spari di lacrimogeni e proiettili di metallo rivestiti di gomma.

Un ragazzo ferito da un proiettile alla coscia è stato immediatamente portato in ospedale.

Al-Bireh, vicino a Ramallah, diversi altri cittadini sono rimasti feriti e hanno avuto problemi respiratori dovuti all’inalazione di gas lacrimogeni sparati dalle IOF.

Poche ore prima, coloni avevano attaccato la stessa area.

Le IOF hanno fatto pesante utilizzo di bombe lacrimogene e proiettili di metallo rivestiti di gomma.

Martedì, un’orda di coloni ha invaso la città di al-Bireh, ha vandalizzato auto e muri con insulti razzisti.

Incidenti di vandalismo e violenza da parte di coloni contro i palestinesi e le loro proprietà sono all’ordine del giorno in tutta la Cisgiordania occupata.

(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.