Feriti e asfissiati dalle IOF, a seguito di invasioni e scontri in Cisgiordania

Feriti e asfissiati dalle IOF, a seguito di invasioni e scontri in Cisgiordania

Cisgiordania-PIC e Quds Press. Sei cittadini palestinesi sono stati feriti e molti altri hanno sofferto per l’esposizione ai gas lacrimogeni durante gli scontri di giovedì sera con le forze di occupazione israeliane (IOF) nella città di Nablus.

Secondo la Mezzaluna Rossa, sei cittadini sono stati feriti, tre dei quali da munizioni letali, e altri 52 altri hanno sofferto per l’inalazione di gas lacrimogeni durante gli scontri della notte con le IOF, nella zona orientale di Nablus.

Le IOF hanno anche ostacolato il movimento delle ambulanze della Mezzaluna Rossa nell’area e impedito ad alcune di esse di evacuare i cittadini feriti.

Gli scontri sono iniziati dopo che le truppe israeliane a bordo di veicoli militari, tra cui un bulldozer, hanno fatto irruzione nell’area orientale di Nablus e si sono sparpagliate per le sue strade al fine di fornire protezione agli autobus e alle auto che trasportavano decine di coloni per i rituali alla Tomba di Giuseppe.

A Ramallah, all’alba di giovedì, le IOF hanno preso d’assalto la cittadina di Ni’lin e hanno fatto irruzione nelle case dopo che i residenti locali avevano partecipato all’accoglienza di Salah al-Khawaja, il padre del martire Moataz, al suo rilascio da un carcere israeliano, due giorni fa.

Le IOF hanno sequestrato l’alto funzionario di Hamas, Salah al-Khawaja, e suo figlio Mohammed, venerdì scorso, e hanno preso le misure della loro casa come preludio alla sua demolizione, come forma di punizione della famiglia dopo che il figlio Moataz ha recentemente effettuato un’operazione a Tel Aviv.

Nel frattempo, le IOF hanno rapito cinque cittadini durante le incursioni all’alba nella città di Jenin, tra scontri armati con i combattenti della resistenza.

Le IOF hanno anche rapito un cittadino dalla sua casa nella città di Beit Jala e altri due da Qalqilya.