Fonti palestinesi: due delegazioni di Hamas e Fatah si sono incontrate al Cairo

Gaza- Infopal. Fonti palestinesi ben informate hanno rivelato che martedì 10 febbraio ha avuto luogo al Cairo un incontro tra due delegazioni rappresentanti di Hamas e Fatah.

Il giornale locale Falastin ha riportato quanto riferito dalle fonti, e cioè che all’incontro hanno partecipato la delegazione di Hamas, nelle persone di Jamal Abu Hashem e Ayman Taha, e la delegazione di Fatah, composta da Azzam al-Ahmad e Ahmad Abderrahman. Ha inoltre spiegato che la riunione è avvenuta su richiesta di Fatah, a seguito di un altro incontro tenutosi due settimane fa al Cairo tra Abu Hashem e al-Ahmad.

Secondo le fonti, lo scopo era quello di “trovare un clima positivo e preparare gli ambienti al dialogo palestinese che è stato indetto dal Cairo per il 22 febbraio”. Entrambe le parti avrebbero confermato l’importanza degli incontri a due come base per la comprensione reciproca, non essendoci contraddizione tra questi incontri e quelli voluti dall’Egitto.

Hamas avrebbe proposto una serie di questioni, tra cui la sospensione degli arresti per motivi politici, la necessità di liberare tutti i detenuti, la fine delle campagne d’informazione volte a sobillare gli animi e la sospensione della politica del taglio agli stipendi, al fine di predisporre le condizioni per un dialogo di successo. Le due parti avrebbero inoltre discusso la questione del prossimo governo palestinese e i relativi dettagli.

Il dirigente di Fatah Ahmad Aberrahman ha definito questo incontro “strategico”, confermando la necessità di un accordo tra Fatah e Hamas, oltre “allo scambio dei ruoli tra le due parti”.

Alla fine dell’incontro, i dirigenti di Fatah hanno chiesto di ritornare dal Presidente Mahmud Abbas per informarlo di quanto avvenuto. Hanno quindi confermato di essere stati incaricati, dallo stesso Abbas e dal movimento, d’incontrare Hamas e autorizzati a prendere le decisioni necessarie.

Fonti di Hamas hanno affermato la convinzione che Fatah voglia seriamente proseguire il dialogo con il loro movimento, avendo richiesto di continuare gli incontri anche dopo il colloquio indetto dall’Egitto per il 22 di questo mese.

 

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