Formate due commissione Fatah-Olp per il futuro dell’Anp

Ramallah – InfoPal. Il Consiglio Rivoluzionario di Fatah ha deciso l'istituzione di una commissione ad hoc per studiare il futuro dell'Autorità palestinese (Anp) alla luce delle continue aggressioni israeliane e delle frequenti dichiarazioni e fughe di notizie riguardanti l'intenzione di sciogliere l'Anp e trasferirne le competenze amministrative a Israele.

Al termine delle riunioni che il Consiglio ha tenuto per giorni a Ramallah, in un comunicato stampa diffuso solo oggi si legge: “Una Commissione ad hoc, formata da membri del Comitato centrale di Fatah, del Consiglio Rivoluzionario e alla presenza di membri esperti, è stata istituita allo scopo di fare una previsione e un piano di lavoro per la prossima fase, compreso il futuro dell'Anp. Una Commissione dello stesso tipo è stata formata dall'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp).

“In maniera approfondita, è stata esaminata la situazione del governo palestinese di Ramallah e quella dell'Olp. Ne è emersa la richiesta di formare delle istituzioni palestinesi per tracciare la strategia da adottare nella prossima fase, compresa una revisione radicale del governo guidato da Salam Fayyad”.

Nello stesso documento pubblico è stato messo in chiaro: “La decisione di espellere l'ex dirigente di Fatah,  Mohammed Dahlan, è da considerarsi irrevocabile e definitiva e si chiede pertanto di considerarla una discussione chiusa definitivamente”.

Dal comunicato è emersa anche la speranza che gli incontri i tra Fatah e Hamas conducano all'applicazione dei punti dell'accordo di riconciliazione nazionale, per porre fine alle divisioni.

Nello stesso contesto il Consiglio ha ribadito punti fermi: “stop alle attività di insediamento israeliane in Palestina, il rilascio dei detenuti palestinesi dalle carceri israeliane e il riconoscimento delle frontiere occupate da Isrele nel 1967 come basi per negoziati attendibili”.

A tal proposito, al Quartetto internazionale è stato chiesto di attenersi a questi tre punti nella propria mediazione politica in futuro.

Infine, il Consiglio ha condannato l'assedio su Gaza e le continue aggressioni contro il popolo palestinese, invitando a “intensificare la resistenza popolare ovunque per affrontare questa violenza, e respingere l'affronto coloniale posto da Israele”.

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