Forze israeliane disperdono manifestazione per il 29° anniversario del massacro della moschea di Ibrahimi

Hebron/al-Khalil – WAFA. Venerdì pomeriggio, forze israeliane hanno disperso con la forza una manifestazione che ricordava il 29º anniversario del massacro della moschea di Ibrahimi, nella città di Hebron/al-Khalil, nel sud della Cisgiordania.

I soldati hanno represso la manifestazione organizzata per denunciare le incursioni letali dell’esercito israeliano in tutta la Cisgiordania alla vigilia dell’anniversario massacro del 1994 nella moschea di Ibrahimi, nella Città Vecchia di Hebron, sparando ai partecipanti bombe lacrimogene, granate stordenti e munizioni letali.

Alcuni partecipanti hanno riportato ferite d’arma da fuoco, tra cui uno in modo grave dopo essere stato colpito direttamente da una bomba stordente alla testa, e diversi altri da proiettili nelle loro estremità inferiori. Decine di altri manifestanti hanno subito gli effetti dell’esposizione ai gas lacrimogeni.

Ventinove anni fa, il colono israeliano Baruch Goldstein irruppe nella moschea di Ibrahimi e aprì il fuoco sui fedeli musulmani palestinesi, uccidendone 29. Altri quattro palestinesi furono uccisi lo stesso giorno negli scontri scoppiati intorno alla moschea in risposta al massacro.

In seguito, la moschea, nota agli ebrei come “Tomba dei Patriarchi”, fu divisa in due, con la parte più grande trasformata in una sinagoga mentre veniva imposto un pesante controllo sui palestinesi e alcune aree vennero completamente chiuse per loro, tra cui un importante mercato e la via principale, Shuhada street.

Nella città di Hebron, che ospita la Moschea di Ibrahimi, vivono circa 160 mila palestinesi e circa 800 coloni israeliani notoriamente aggressivi, che risiedono in complessi fortemente sorvegliati dalle truppe israeliane.

Israele ha espulso gli unici osservatori internazionali che proteggevano i palestinesi di Hebron dai coloni israeliani pesantemente protetti.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.