A cura di Lorenzo Poli. La propaganda di guerra fa disastri nelle democrazie liberali occidentali. In Francia si è minacciata la messa fuorilegge del Nouveau Parti Anticapitaliste (NPA), partito eco-socialista e anticapitalista di sinistra guidato da Olivier Besancenot, dopo che aveva espresso la sua posizione in sostegno alla Resistenza palestinese, lunedì 9 ottobre 2023.
Ecco di seguito il comunicato dell’NPA in solidarietà al popolo palestinese:
“Negli ultimi due giorni abbiamo assistito a un’intensificazione della lotta per i diritti del popolo palestinese. Il numero delle vittime civili e la battaglia di cifre e immagini sono giustamente scioccanti, ma non dobbiamo dimenticare che questi ultimi eventi legati all’offensiva di Gaza possono essere apprezzati solo alla luce della drammatica situazione del popolo palestinese. Umiliazioni quotidiane, omicidi, incarcerazioni, l’intensificarsi della politica di occupazione e colonizzazione da parte di Netanyahu e del suo governo di estrema destra, il blocco disumano della Striscia di Gaza che dura da quindici anni… Tutto questo viene subito dai palestinesi nella totale indifferenza della “comunità internazionale”, con queste grandi potenze che si voltano dall’altra parte quando le Nazioni Unite hanno moltiplicato le loro risoluzioni contro la politica di apartheid dello Stato di Israele.
Qui, le lacrime di molti leader politici e commentatori sono a geometria variabile. Dopo decenni di indifferenza nei confronti della condizione dei palestinesi, o addirittura di ignorarla, si sta ora scatenando un’offensiva ideologica contro il “terrorismo” di Hamas, un consenso volto a impedire la solidarietà con la legittima lotta del popolo palestinese per i propri diritti.
Il progetto politico e ideologico, la strategia e i mezzi di lotta di Hamas non sono quelli dell’NPA. In questo contesto, denunciamo l’uccisione di civili da parte di Hamas. La resistenza palestinese è composta da forze con progetti politici diversi. Deploriamo tutte le vittime civili, sia israeliane che palestinesi, e denunciamo tutti i crimini di guerra.
Condividiamo la necessaria lotta contro la colonizzazione portata avanti da uno stato bellicoso e militarista, Israele, che oggi getta in strada centinaia di migliaia di persone in poche ore prima di bombardare e vuole stabilire un “assedio totale” della Striscia di Gaza. Non confondiamo questo Stato e le sue politiche con il popolo, gli attivisti o le correnti contro la guerra, come il quotidiano israeliano Haaretz, che titola “Netanyahu è responsabile di questa guerra Israele-Gaza”.
Ribadiamo il nostro pieno sostegno alla lotta palestinese per l’emancipazione, compresa la lotta armata, e per il diritto all’autodeterminazione, che è l’unica condizione perché i palestinesi possano vivere in pace nella loro terra.
Negli ultimi due giorni, diverse personalità politiche, tra cui il primo ministro Borne, e associazioni come la LICRA, l’Union des étudiants juifs de France e Avocats sans frontières, hanno intensificato le loro dichiarazioni aggressive e le minacce contro l’NPA. La campagna scatenata contro di noi è indecente e fuorviante e chiediamo di poter spiegare la nostra posizione ai media. Nessuna minaccia di processo o di divieto metterà a tacere la nostra solidarietà con gli oppressi. Per questo ribadiamo l’appello che abbiamo già lanciato per le manifestazioni di piazza unitarie dei prossimi giorni a sostegno del popolo palestinese e della legittima lotta per i suoi diritti”.
Montreuil, lunedì 9 ottobre 2023