Gang di coloni israeliani profana monastero cristiano. Slogan contro Cristo

Gang di coloni israeliani profana monastero cristiano. Slogan contro Cristo

Al-Quds (Gerusalemme occupata) – InfoPal. All’alba di martedì 4 settembre, gang di coloni israeliani hanno dato fuoco al portone di legno del monastero cristiano di Dar al-Latrun, all’ingresso occidentale di Gerusalemme, e sui muri di pietra hanno scritto slogan razzisti anti-cristiani e contro Gesù Cristo. Inoltre, hanno elencato i nomi degli avamposti coloniali sgomberati negli ultimi anni.

La radio ebraica ha detto che un gruppo di coloni ha dato fuoco all’ingresso di un monastero, che ha portato alla distruzione del portone, e ha imbrattato il muro con scritte di insulto rivolte a Gesù, e con il nome della colona “Migron”, situata nel territorio della città di Ramallah, evacuata all’inizio di questa settimana a seguito di una sentenza della Corte Suprema di Israele. Il nome dell’insediamento era associato allo slogan “Price Tag – Pagare il prezzo”, cioè la vendetta dei fanatici coloni, che si esplicita con aggressioni ai palestinesi e ai loro luoghi sacri.

Fonti della stampa israeliana hanno citato l’attivista estremista Baruch Marzel commentare in questo modo l’attacco: “Vi avevo detto che l’evacuazione di Migron avrebbe infiammato i sentimenti del pubblico addolorato per questa evacuazione. Mi auguro che in futuro il governo e la polizia rinuncino a tali provocazioni”.

La polizia israeliana ha dato notizia che la notte scorsa, nella città di Beersheva (Bir as-Saba’a), nel sud della Palestina occupata nel 1948, sono stati arrestati dei coloni ebrei che stavano profanando e distruggendo tombe cristiane.

Non è la prima volta che estremisti ebrei attaccano luoghi sacri cristiani: nel mese di febbraio di quest’anno, una chiesa fu vandalizzata e furono trovati slogan invocanti la “morte della Cristianità” e insulti contro Gesù.

Le moschee e i luoghi santi musulmani sono oggetto di attacchi, distruzione e ebraicizzazione quotidiana.

A dicembre, un’antica moschea di Gerusalemme venne incendiata, e i muri imbrattati con la Stella di David, con insulti alla figura del profeta Muhammad e con la scritta “Un Arabo buono è un Arabo morto”.

Foto: tombe profanate a Jaffa