infopalGaza-InfoPal. Sono passati 100 giorni da quando Israele, l’entità canaglia al di sopra di ogni legge internazionale e diritto umanitario, ha iniziato il genocidio della popolazione civile della Striscia di Gaza. Il bilancio delle vittime supera ogni paragone nella Storia delle aberrazioni umane degli ultimi decenni, in un periodo ristretto di tempo: oltre 30.000 morti e 60.000 feriti, più migliaia di dispersi sotto le macerie delle case distrutte. Mentre aspettiamo il verdetto della Corte internazionale di Giustizia, riunitasi giovedì e venerdì scorso all’Aja, e mentre cresce il sentimento anti-israeliano e anti-statunitense nel mondo, lo stato genocida continua i massacri, impunito, anzi, sostenuto da tutto l’Occidente egemonico. Siamo di fronte alla più grande vergogna dell’umanità degli ultimi tempi.
Pulizia etnica sistematica e genocidio incrementale.
Interi quartieri sono stati spazzati via insieme ai loro abitanti e le squadre della Protezione civile sottolineano che non è possibile raggiungere migliaia di vittime sotto le macerie e nelle strade.
L’ufficio stampa del governo (GMO): Israele ha commesso 11 massacri nelle ultime 24 ore, uccidendo 125 civili.
Ospedali, medici e paramedici nel mirino.
Nel devastante periodo di 100 giorni del continuo genocidio israeliano a Gaza, 337 paramedici hanno perso la vita, 99 sono stati ingiustamente detenuti e l’assalto ha preso di mira 30 ospedali e 121 ambulanze. Questa implacabile brutalità dipinge un quadro cupo di un inflessibile attacco israeliano contro coloro che si dedicano a salvare vite umane.
Fosse comuni.
Sono state create fosse comuni tra gli edifici residenziali di Gaza, a seguito della continua uccisione di migliaia di residenti da parte delle forze israeliane.
Continui attacchi sulle case.
L’esercito israeliano effettua brutali attacchi aerei su Khan Yunis a Gaza.
(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, ministero della Salute di Gaza; credits foto e video: Quds News network, PIC, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).
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