Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 186° giorno. La guerra a Gaza più distruttiva della II guerra mondiale

Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 186° giorno. La guerra a Gaza più distruttiva della II guerra mondiale

Gaza-InfoPal. Martedì 9 aprile, la guerra genocida israelo-statunitense, con appoggio europeo, sulla Striscia di Gaza è entrata nel 186° giorno. Gli attacchi aerei e di artiglieria hanno continuato a colpire diverse aree, e a massacrare civili, in particolare bambini e donne.

Nelle ultime ore, una raffica di attacchi aerei israeliani ha colpito diverse aree della Striscia di Gaza, provocando la morte di numerosi civili e il ferimento di molti altri, secondo fonti locali e mediche.

I bombardamenti israeliani di martedì mattina si sono concentrati sulle città di Gaza, Deir al-Balah, Rafah e sulle aree settentrionali di Gaza.

Nella città di Deir al-Balah, nel centro di Gaza, un palestinese è stato ucciso e altri 20 feriti in un attacco aereo israeliano contro una casa, mentre un altro bombardamento israeliano ha preso di mira i dintorni di via al-Madaris.

Fonti locali hanno riferito dell’uccisione di un cittadino e del ferimento di altri in un bombardamento contro i comitati che garantiscono la distribuzione degli aiuti nel sud-est della città di Gaza.

Le forze di occupazione israeliane hanno lanciato un attacco aereo sul quartiere di Tannur, a est della città di Rafah, nel sud di Gaza, provocando diversi feriti.

L’artiglieria israeliana ha bombardato anche il quartiere di al-Tuffah, nella zona meridionale della città di Gaza, oltre a bombardare diverse aree nel nord.

Fonti sanitarie nella Striscia hanno riferito che finora sono stati recuperati i corpi e i resti di almeno 84 persone, alcuni dei quali decomposti, dopo il ritiro delle forze di occupazione israeliane da Khan Yunis.

All’inizio della notte, fonti locali avevano riferito dell’uccisione di cinque palestinesi in un bombardamento israeliano contro un edificio nel campo profughi di Al-Maghazi, nel centro della Striscia.

Migliaia di persone risultano ancora disperse e si teme siano morte sotto le macerie degli edifici distrutti o altrove, mentre le forze di occupazione israeliane continuano a impedire agli equipaggi delle ambulanze di raggiungerli.

Recuperati corpi dal complesso di Al-Shifa e da Khan Yunis.

La Protezione Civile ha annunciato che finora sono stati recuperati i corpi di 409 vittime da quando le forze di occupazione si sono ritirate dal complesso medico di Al-Shifa e dai suoi dintorni, nella parte occidentale di Gaza, e a Khan Yunis, e che sono ancora in corso i lavori per recuperarne altri.

Il maggiore Mahmoud Basal, portavoce della Protezione civile, ha dichiarato: La Direzione generale della Protezione civile continua i suoi compiti nel recupero dei corpi dei martiri dal Complesso medico di Al-Shifa e dai suoi dintorni, e dal Governatorato di Khan Yunis, dopo il ritiro delle forze di occupazione israeliane, in collaborazione con le competenti agenzie governative e istituzioni internazionali.

Video.

Balakrishnan Rajagopal, il relatore speciale delle Nazioni Unite sulle politiche abitative adeguate, afferma che la portata della distruzione a Gaza non si vedeva quasi dai tempi della Seconda Guerra Mondiale.

Munizioni usate dall’occupazione per bombardare case, strutture mediche e civili a Khan Yunis.

Un medico palestinese descrive la situazione nell’ospedale Al-Shifa: “Questo luogo dove curavamo centinaia di feriti e pazienti ogni giorno è diventato un cimitero”.

(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza/

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa/

https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi/

https://www.infopal.it/category/video/