Betlemme-Ma’an. Domenica 6 aprile, un gruppo di cristiani di Gerusalemme Est ha affermato che le restrizioni di Israele sulla mobilità palestinese sono una violazione delle libertà religiose.
La dichiarazione, firmata “Organizzazione palestinese cristiana nella Gerusalemme Est occupata”, lamenta il fatto che i cristiani hanno spesso l’accesso negato alla Basilica del Santo Sepolcro durante le festività di Pasqua.
Ad ogni Pasqua, alcuni check-point sono installati “agli ingressi e nei viali, per impedire l’accesso dei fedeli alla Via Dolorosa, alla Basilica del Santo Sepolcro e nelle vicinanze del quartiere cristiano”.
Secondo la dichiarazione, le restrizioni d’Israele ai cristiani palestinesi fanno parte della strategia di ebraicizzazione di Gerusalemme.
“Le misure restrittive costituiscono una grave violazione alla libertà di culto e equivalgono ad una discriminazione contro i cristiani, poiché le autorità d’occupazione vogliono negare la presenza cristiana e creano un’impressione di città puramente ebraica”.
Sia cristiani che musulmani sono spesso “impossibilitati a pregare liberamente e a stare con le loro famiglie e amici” durante le ferie religiose, a causa delle azioni israeliane, ha continuato la dichiarazione.
Le organizzazioni hanno chiesto ai cristiani di tentare di celebrare la Pasqua a Gerusalemme, malgrado le innumerevoli restrizioni.
In un articolo pubblicato nel 2012, il Dipartimento di Stato USA aveva fatto osservazioni simili, dichiarando: “Le chiusure severe e i coprifuochi imposti dal governo israeliano hanno influito negativamente sulla possibilità dei residenti di praticare la propria religione nei luoghi santi, incluse la Basilica del Santo Sepolcro e la moschea di al-Aqsa a Gerusalemme, così come la Basilica della Natività a Betlemme”.
“La barriera di separazione impedisce significativamente ai cristiani dell’area di Betlemme di raggiungere la Basilica del Santo Sepolcro e rende difficili le visite ai siti sacri a Betania (al-Eizariya) e Gerusalemme per i palestinesi cristiani che vivono sul lato di Gerusalemme della barriera”.
La Gerusalemme dell’est, inclusa la Città vecchia, fu occupata dalle forze israeliane nel 1967 e dopo annessa in una mossa non riconosciuta dalla comunità internazionale.
Traduzione di H.F.L.