Gli israeliani fanno strage di ulivi: deturpata la gioia dell’Eid palestinese

Nablus-PIC. I palestinesi si stavano preparando per festeggiare l’Eid al-Fitr quando la loro gioia è stata deturpata dagli incendi dolosi avviati dai coloni israeliani ai loro oliveti.

Sono stati bruciati 25 ulivi nella città di Qaryut, a sud di Nablus, da parte dei coloni israeliani residenti nell’avamposto della comunità adiacente di Eileh, costruita illegalmente sul territorio palestinese.

Contemporaneamente, i coloni israeliani hanno sradicato decine di alberi nella città di Burin, vicino all’avamposto clandestino di Yitzhar.

L’agricoltore palestinese Mohamed Shahada, originario di Qaryut, ha affermato di essere rimasto scioccato nel vedere che i suoi alberi erano stati trasformati in cenere, ore prima di iniziare la raccolta.
Shahada ha aggiunto che il suo terreno comprende all’incirca un’area di 30 dunum (circa 30 mila m²).
L’attivista Bashar al-Qaryuti ha affermato che gli incendi dolosi nei pressi dell’avamposto di Eileh sono stati effettuati a partire da sabato sera. Le squadre della difesa civile palestinesi sono arrivate sul posto per spegnere l’incendio.
I coloni israeliani hanno anche sradicato oltre 50 ulivi nell’area di al-Mekwas, tra Burin e Hawara, a sud di Nablus.

I proprietari delle terre hanno affermato che le distese di terreni coltivati sono ininterrottamente presi di mira dai coloni israeliani estremisti residenti nell’avamposto di Yitzhar.

Traduzione di Iman Hakki