Guerra israelo-palestinese può scatenare una crisi energetica con l’interruzione dei rifornimenti, afferma esperto

Gaza – MEMO. Secondo un esperto, la guerra tra Israele e Palestina creerebbe gravi rischi a livello globale, interrompendo le forniture energetiche e facendo salire i prezzi del petrolio, secondo quanto riportato dal Guardian.

Nell’articolo “How will the Israel-Hamas war affect oil prices and the global economy?“, il redattore economico del Guardian, Larry Elliott, ha discusso l’effetto dell’attuale conflitto tra Israele e Palestina sui prezzi dell’energia.

Secondo l’articolo, una delle regole del controllo della geopolitica è che le recessioni sono innescate da un brusco salto dei prezzi del petrolio ed il costo del greggio è sensibile agli eventi in Medio Oriente.

Detto questo, Elliott condivide tre scenari principali: “Il primo scenario – ed il migliore per l’economia globale – è che la guerra si limiti a un assalto di terra israeliano alla Striscia di Gaza. In tali circostanze, i prezzi del petrolio si stabilizzerebbero all’attuale livello di 93 dollari al barile e potrebbero presto iniziare a scendere. Il secondo scenario prevede un conflitto regionale più ampio, a partire dai combattimenti al confine settentrionale di Israele con le forze Hezbollah sostenute dall’Iran in Libano, fino a trascinare l’Iran nel conflitto. L’arrivo di gruppi di portaerei statunitensi nel Mediterraneo orientale suggerisce che Washington si sta preparando per questa eventualità”.

Sottolineando la posizione dell’Iran, l’articolo condivideva l’affermazione di Nicholas Farr, economista della società di ricerca Capital Economics: “Gli Hezbollah sostenuti dall’Iran hanno scambiato missili con Israele dal Libano, e ciò ha il potenziale di aprire un nuovo fronte nel conflitto. Se l’Iran venisse coinvolto nella guerra, ciò creerebbe gravi rischi a livello globale, interrompendo le forniture energetiche e facendo salire i prezzi del petrolio. Anche i prezzi del gas naturale potrebbero risentirne, in caso di interruzione delle esportazioni di GNL (gas naturale liquefatto)”.

Il terzo scenario è quello, tratteggiato dallo storico Niall Ferguson, in cui la Cina approfitta della crisi per imporre un blocco a Taiwan e, così facendo, fa degenerare un conflitto regionale in Medio Oriente in una terza guerra mondiale.

(Foto: [Ashraf Amra/Anadolu Agency]).

Traduzione per InfoPal di F.L.