Haniyah: “L’aggressione israeliana a Gaza può degenerare in una guerra regionale”

Doha. Il capo dell’Ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyah, ha dichiarato che “la resistenza palestinese mantiene il controllo della battaglia contro l’aggressione israeliana”.

Haniyah ha sottolineato che “la resistenza continuerà a lottare per il diritto all’autodeterminazione e non permetterà il trasferimento del popolo palestinese”.

Ha, inoltre, avvertito che l’attuale aggressione israeliana su Gaza “potrebbe avere gravi conseguenze e degenerare in una guerra regionale fuori dal controllo di Israele e dei suoi sostenitori”.

In un appello alla giustizia, Haniyah ha insistito sul fatto che i leader di Israele 2dovrebbero essere chiamati a rispondere dei crimini che hanno commesso”. Ha sottolineato che “Hamas e la Resistenza hanno una posizione morale più elevata rispetto alle forze di occupazione, che praticano l’omicidio premeditato”.

Sottolineando l’urgenza di porre fine all’occupazione israeliana, ha fatto sapere di aver ricevuto numerose telefonate e fatto molti incontri, negli ultimi giorni, che hanno tutti sottolineato la necessità di una soluzione.

Riferendosi al recente massacro all’ospedale battista Al-Ahli, Haniyah ha condannato Israele per le sue azioni criminali e brutali. Ha espresso la speranza che tale massacro, che secondo i media ha causato la morte e il ferimento di circa 1.200 persone, segni un punto di svolta e contribuisca a creare una “tempesta” che si aggiunga al Ciclone Al-Aqsa in corso.

Haniyah ha attribuito la responsabilità del crimine agli Stati Uniti, accusandoli di aver dato a Israele il via libera per agire a suo piacimento a Gaza.

Ha chiesto, inoltre, “una mobilitazione generale per oggi, venerdì, e una marcia verso il confine”.

Ha aggiunto, in una registrazione video trasmessa dal canale satellitare Al Jazeera, giovedì sera, che “la resistenza ha iniziato il suo clamoroso attacco strategico e continua a controllare il ritmo di questa battaglia nonostante la brutalità dell’occupante, i suoi crimini, le sue uccisioni casuali e il deliberato bombardamento delle case”.

Ha sottolineato che “questi crimini sono seguiti anche dal mondo intero documentando, ancora una volta, la natura di questo nemico nazista, mostro fascista e assassino, poiché molti dei nostri figli sono martiri, addirittura centinaia sono bambini, donne e anziani”.

Ha osservato che “questa aggressione si estende alla Cisgiordania, e oggi c’è un massacro nel campo di Nour Shams, e poi lì nel sud del Libano”.

Haniyah ha anche denunciato il sostegno dei dirigenti USA ed europei verso Israele, ma ha affermato che i loro tentativi nel mondo arabo e musulmano sono fallimentari: “La posizione araba e islamica, che è stata chiaramente espressa in tutti gli incontri che hanno avuto luogo nei giorni scorsi, ha chiaramente confermato che nessuno accetta il piano di sfollamento israeliano coperto dall’America”.

Ha elogiato tale posizione araba e islamica, in particolare quella egiziana, perché (gli israeliani) “vogliono che la popolazione di Gaza si trasferisca in Egitto, e poi che quella della Cisgiordania si trasferisca in Giordania”.

Ha chiesto di sostenere la posizione palestinese e di attenersi ad essa, “mentre iniziamo a vedere infrangersi questa ondata legata al piano di trasferimento”.

(Fonti: PIC e Quds Press).