Hebron, le forze israeliane fanno fuoco: vittima un dodicenne

Hebron-Ma’an. Un ragazzino palestinese di 12 anni è stato ucciso dal fuoco dei soldati israeliani mentre stava giocando, domenica mattina, di fronte casa sua, nel campo rifugiati a sud di Hebron, nella Cisgiordania
meridionale, secondo quanto riferiscono i medici.

Fonti mediche palestinesi dell’ospedale al-Ahli di Hebron hanno riferito a Ma’an che Khalil Muhammad Ahmad al-Anati è stato trasportato all’ospedale dopo essere stato colpito alla schiena.

Le stesse hanno dichiarato che il colpo d’arma da fuoco è entrato dal basso addome della vittima, uscendo dall’inguine.

I medici hanno tentato di tutto per rianimare il ragazzino e fermare la grave emorragia, ma hanno dovuto dichiararne il decesso poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso.

Fonti locali hanno riferito a Ma’an che, poco prima dell’uccisione del bambino, una pattuglia di militari israeliani aveva scortato degli ingegneri israeliani nella località di Nabat al-Haffara, per ragioni sconosciute.

“Non sappiamo cosa stessero facendo”, ha dichiarato fra le lacrime Yussef al-Anati, la camicia ancora intrisa del sangue del nipote trasportato in ospedale.

“Khalil stava giocando di fronte casa, quando abbiamo sentito uno sparo. Il ragazzo, caduto a terra, urlava. Era stato colpito alla schiena ed il proiettile gli era uscito dallo stomaco”, ha affermato l’uomo.

Secondo fonti locali, un paio di giovani hanno iniziato a lanciare pietre in risposta all’incursione militare e i soldati hanno
aperto il fuoco contro i ragazzi. Uno dei proiettili sparati avrebbe raggiunto al-Anati mentre era di fronte casa.

L’AFP ha fornito dati contrastanti riguardo alla sua età, riportando le fonti mediche che gli avevano attribuito 11 anni.

Al-Fawwar è collocata a sud di Hebron, nei pressi di un check-point israeliano che divide alcune comunità palestinesi locali dal vicino insediamento israeliano illegale di Haggay.

Almeno 17 palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania, il mese scorso, tra una diffusa rabbia popolare e proteste montanti contro l’assalto di Israele a Gaza che ha ucciso più di 1.940 palestinesi nelle ultime 4 settimane.

Traduzione di Luca Fortunato