HRW: la mancanza d’acqua provocata da Israele a Gaza sta provocando una crisi sanitaria

Gaza. La mancanza di acqua potabile sta causando “gravi preoccupazioni” da parte degli esperti di salute pubblica per un’imminente epidemia di malattie infettive a Gaza, tra cui malattie trasmesse dall’acqua come il colera e il tifo, ha avvertito lo Human Rights Watch (HRW).

In una dichiarazione rilasciata dal gruppo per i diritti, si legge che dopo il 7 ottobre “il governo israeliano ha chiuso le tubature che riforniscono Gaza di acqua. Da allora ha ripreso a distribuire l’acqua solo in alcune zone del sud di Gaza, mentre un po’ d’acqua è entrata attraverso l’Egitto, ma non arriva a tutti e non è sufficiente a soddisfare i bisogni della popolazione di Gaza”.

Secondo le Nazioni Unite, oltre il 96% delle forniture d’acqua a Gaza è “inadatto al consumo umano”. Secondo l’Autorità idrica palestinese, gli impianti di desalinizzazione e di trattamento delle acque reflue sono stati chiusi a metà ottobre a causa della mancanza di carburante e di elettricità e da allora sono in gran parte inutilizzabili.

Dall’inizio del blocco, la carenza d’acqua e la contaminazione hanno ostacolato gravemente l’accesso all’assistenza sanitaria, hanno fatto ammalare le persone e hanno già portato all’insorgere di malattie, creando una crisi sanitaria pubblica.

“Le strutture sanitarie non possono operare senza acqua pulita”, ha evidenziato HRW, sottolineando che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riferito che “i sistemi idrici e igienico-sanitari danneggiati e la diminuzione delle forniture per la pulizia hanno reso quasi impossibile mantenere le misure di base per la prevenzione ed il controllo delle infezioni” nelle strutture sanitarie, e che il consumo di acqua contaminata ha aumentato significativamente il rischio di infezioni batteriche come la diarrea, con oltre la metà dei casi segnalati nei bambini sotto i cinque anni.

L’équipe ha parlato con un medico dell’ospedale al-Aqsa, che ha riferito di un forte aumento dei casi di disidratazione. Il medico ha aggiunto: “Il numero di casi di gastroenterite non può essere contato”.

Il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) ha espresso grave preoccupazione per il fatto che “il numero di morti aumenterà esponenzialmente […], se i bambini continueranno a bere acqua non sicura e non avranno accesso alle medicine quando si ammaleranno”.

HRW ha esortato Israele a “porre immediatamente fine al blocco totale della Striscia di Gaza, un atto di punizione collettiva ed un crimine di guerra, a ripristinare l’accesso all’acqua e all’elettricità e a consentire l’ingresso a Gaza di cibo, aiuti medici e carburante, di cui c’è disperato bisogno, anche attraverso il valico di Kerem Shalom (Eretz)”.

(Fonte: MEMO).

Traduzione per InfoPal di F.H.L.