I prigionieri amministrativi decidono sciopero della fame a tempo indeterminato contro la loro detenzione

Quds Press. I prigionieri amministrativi nelle carceri dell’occupazione hanno deciso di intraprendere uno sciopero della fame a tempo indeterminato, nei prossimi giorni, dopo la fine del periodo di lutto per la morte del prigioniero, Khader Adnan.

Il Comitato dei Prigionieri Amministrativi nelle Prigioni israeliane ha affermato, in una dichiarazione diffusa oggi, venerdì, e ricevuta da Quds Press, che l’annuncio dello sciopero è arrivato dopo la certezza che l’occupazione “non poteva fornire risultati positivi in ​​termini di detenzione amministrativa, se non con una reale pressione che lo costringa e lo spinga a confrontarsi con le nostre richieste”.

Ha sottolineato che l’arma dello sciopero della fame collettivo, con il supporto esterno e l’abbraccio delle fazioni, è un’arma efficace e completa.

Il comitato ha specificato le sue richieste per fissare il tetto per la detenzione amministrativa e “per fermare questo vile massacro che ha schiacciato le nostre vite, distrutto i nostri sogni e rubato i fiori della nostra giovinezza”.

Ha invitato ogni prigioniero amministrativo che ne abbia la possibilità a prendere l’iniziativa di registrare il suo nome come partecipante presso il funzionario del suo dipartimento: “Scrivi fin d’ora le tue volontà, sperando che i nomi ci arrivino entro 48 ore”.

Ha indicato che il passo dello sciopero arriva anche come compimento di tutti gli sforzi precedenti contro la detenzione amministrativa, attraverso scioperi o boicottaggio dei tribunali, e come sintesi di tutti i risultati del movimento in corso da due anni.

Martedì scorso, il prigioniero del movimento “Jihad islamico”, Khader Adnan, è morto dopo aver intrapreso uno sciopero della fame durato 86 giorni consecutivi, rifiutando la propria detenzione amministrativa.