I residenti delle Alture del Golan siriano giurano: ‘L’occupazione finirà’

I residenti delle Alture del Golan siriano giurano: ‘L’occupazione finirà’
Foto: PressTv.

PressTv. I residenti delle Alture siriane del Golan occupato da Israele hanno celebrato il 45° anniversario dell’occupazione israeliana della loro terra. Tutti si sono mostrati determinati nel sostenere che la presenza israeliana in casa loro avrà fine.

Per mezzo di una dichiarazione rilasciata in occasione dell’anniversario della Naksa, quando Israele occupò le Alture del Golan, la Cisgiordania e la Striscia di Gaza in sei giorni di guerra – era il 1967 -, i residenti del Golan hanno voluto dire che non avranno pace fino alla liberazione della loro terra da interminabili decenni di occupazione israeliana.

Nella dichiarazione si aggiunge che la liberazione delle terre occupate e il collasso del regime israeliano avranno un termine.

Oltre 400mila siriani, espulsi nel corso dell’aggressione israeliana, vivono oggi in altre città siriane e tutti vogliono tornare sulla propria terra.

In seguito all’attacco israeliano, oltre 240 villaggi, 110 appezzamenti agricoli e due città siriane furono rasi al suolo. Allora i residenti si rifiutarono di abbandonare le proprie terre devastate dall’aggressione israeliana anche dopo lo spiegamento delle forze Onu.

Il 6 ottobre 1973, l’esercito siriano liberò la città di Quneitra, capoluogo distrettuale, insieme ai sobborghi fino a 100km quadrati.

Ma 1.200km quadrati di Alture del Golan restano sotto occupazione israeliana.

Israele continua a sfruttare le risorse naturali del Golan. Ogni anno, lo Stato ebraico preleva milioni di metri cubi d’acqua da tutti i territori occupati spostandone il corso in direzione delle aziende di coloni israeliani.