Il Comitato per gli affari ecclesiastici condanna gli attacchi ai siti islamici e cristiani

Gerusalemme/al-Quds-PIC e Quds Press. Il Comitato presidenziale superiore per gli affari delle Chiese in Palestina ha condannato gli attacchi dei coloni alle mura del Patriarcato armeno nella Gerusalemme occupata.

Il comitato ha sottolineato che il governo israeliano di estrema destra sta cercando “di trascinare la regione in una guerra religiosa, poiché nessuno sarà risparmiato dalle sue conseguenze”.

“Questi atti criminali non sono più limitati ai gruppi estremisti di coloni, ma sono diventati una politica ufficiale praticata dal governo di occupazione contro i luoghi santi islamici e cristiani della città di Gerusalemme”, ha aggiunto il comitato in una dichiarazione rilasciata giovedì.

Da parte sua, il portavoce di Hamas per la Gerusalemme occupata, Muhammad Hamada, ha lanciato l’allarme sull’intensificarsi degli attacchi “della destra estremista israeliana che cerca di attuare i suoi piani di insediamento e di ebraicizzazione nella Moschea di Al-Aqsa”.

Giovedì, un gruppo di coloni ha imbrattato con slogan di odio in ebraico i muri del Patriarcato armeno ortodosso nella Città Vecchia della Gerusalemme occupata, invocando la morte dei cristiani e degli armeni.

Gli slogan recitavano: “vendetta”, “morte ai cristiani”, “morte agli armeni” e “morte agli arabi e ai gentili”.