Il deputato Qaraqeh denuncia grave pratica israeliana: cadaveri palestinesi sequestrati e seppelliti nei ‘Cimiteri dei numeri’.

 

Da Quds Press  del 28 febbraio.

Il presidente della “Commissione dei detenuti, dei martiri e dei feriti” del Consiglio legislativo palestinese, il deputato Isa Qaraqeh, ha affermato che il governo israeliano tieni "sequestrati" i resti di 150 cadaveri palestinesi nel “Cimitero dei numeri”: 18 sono di Betlemme. Sono anni che si rifiutano di consegnarli ai parenti.

In un comunicato stampa, Qaraqeh ha confermato che il numero dei cadaveri sequestrati da Israele in Cisgiordania e Gaza supera i 150. Sono tenuti da Israele nel Cimitero dei numeri, in condizioni umilianti a livello religioso e a livello morale. Questi cimiteri sono sottoposti a sorveglianza militare e considerati “zone proibite”. Si trovano a nord di Israele e ad Algur.

Qaraqeh ha dichiarato: “Il sequestro dei resti dei martiri è uno dei crimini più grandi a livello umano, religioso e legale commesso dal governo di Israele”, spiegando che le leggi internazionali e la Quarta convenzione di Ginevra impediscono il sequestro dei cadaveri dei popoli sotto occupazione e obbligano lo stato occupante a consegnarli ai loro parenti.

E ha aggiunto che “il sequestro per lunghi anni dei cadaveri è considerato una punizione disumana per le famiglie. Si tratta di una politica di punizione collettiva senza precedenti nella storia umana”.

 

Qaraqeh ha chiesto al governo palestinese di formare una commissione legale composta da avvocati per denunciare il governo di Israele, per riprendere i resti dei defunti e seppellirli nei cimiteri palestinesi. Ha anche rivolto un appello al movimento internazionale affinché si occupi di scoprire tutti i cimiteri segreti, che portano codici numerici, dove si trovano i corpi delle vittime.

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