Il giudice supremo della Palestina:

Il giudice supremo della Palestina, Shaikh Taisir at-Tamimi, ha affermato che l’occupazione ha reso quasi del tutto ebraica la città di Gerusalemme, dopo averla isolata dal suo ambiente palestinese e averla trasformata in un quartiere ebraico, al fine di approfittare della divisione degli arabi e dei palestinesi, che ha reso il clima adatto a realizzare i piani israeliani di controllo sulla città santa.

Shaikh at-Tamim ha detto che gli scavi al di sotto della moschea di al-Aqsa proseguono dal sei febbraio scorso per creare una nuova realtà nella zona di Bab al-Maghariba, nel completo silenzio arabo e islamico.

At-Tamim ha rivelato la fondazione del Fronte islamico – cristiano in difesa della moschea di al-Aqsa e dei luoghi sacri, in collaborazione con il capo dei vescovi di Sabastia, l’arcivescovo padre Atallah Hanna,nella convinzione che l’obbiettivo dell’occupazione sia di prendere prima il controllo delle proprietà dei musulmani e poi di quelle cristiane.

Ha detto inoltre che l’occupazione è riuscita a influenzare i giovani di Gerusalemme a livello economico, tramite l’imposizione di tasse che causano un’alta disoccupazione, facendo cadere molti di loro nella rete del Mossad(servizi di intelligence israeliani), nello spaccio e nell’uso di stupefacenti. Il permesso ultimamente concesso all’associazione gay di fare una manifestazione nella città santa dimostra chiaramente che i giovani palestinesi sono presi di mira.

Per quanto riguarda le iniziative arabe e islamiche volte a ristrutturare i luoghi sacri, at-Tamimi ha affermato che la Commissione di Gerusalemme ha deciso di fondare una cassa a favore della città, e che ci sono altre associazioni e organizzazioni che portano il nome di Gerusalemme ma non hanno fatto il loro dovere.

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