Il Jccer: escalation delle violazioni israeliane su Gerusalemme.

Gerusalemme. Il Centro di Gerusalemme per i Diritti civili ed economici (JCCER) riferisce che Israele ha innalzato il livello delle sue violazioni nella città santa di Gerusalemme, dove ha perpetrato numerosi attacchi a luoghi sacri per i musulmani e violato la libertà delle persone.

Il Centro afferma che Israele ha proseguito, durante tutto il mese scorso, nella sua politica di confisca di terre, di espansione delle “colonie” e di distruzione di case palestinesi a Gerusalemme, usando il pretesto dell’“abusivismo”.

Il Centro rileva che l’Esercito israeliano ha ucciso il mese scorso, ad un posto di blocco, Rabi‘a at-Tawil, un ragazzo palestinese, e sequestrato settanta palestinesi della città vecchia e dei suoi dintorni dopo gli scontri avvenuti nei pressi della Moschea al-Aqsa.

Nel frattempo, la Radio israeliana ha riportato che quattro palestinesi del sobborgo di Abu Dis, a Gerusalemme, sono stati prelevati dalle loro case col pretesto di aver lanciato delle bombe molotov contro automobili israeliane che passavano dalle loro parti.

Il Segretario generale del Comitato per Gerusalemme quale “Capitale araba della cultura per il 2009”, ‘Abd el-Khaliq al-Af, ha affermato durante una conferenza stampa che i tentativi sionisti di penetrare nella Moschea al-Aqsa per dissacrarla giungono nel contesto di continue violazioni commesse da Israele contro la Moschea e gli abitanti palestinesi della Città santa.

Al-Af ha aggiunto che il grave attacco alla Moschea “è stato condotto in concomitanza col nono anniversario della Nuova Intifada, cominciata quando il criminale di guerra Sharon profanò deliberatamente la Moschea in un tentativo di provocare i sentimenti dei musulmani”.

Egli ha altresì indicato che “tenere alta la guardia e mantenere un presidio nella Moschea sono gli unici mezzi che possono avere successo nel tentativo di respingere i sionisti”.

Intanto, vari partiti politici kuwaitiani hanno annunciato mercoledì scorso la formazione di una “coalizione per Gerusalemme e la Moschea al-Aqsa”, per fronteggiare i gravi attacchi ai Luoghi santi islamici e i tentativi di giudaizzare la Città santa.

Secondo il Centro Palestinese d’Informazione (Pic), la “coalizione” è composta da forze politiche islamiche, liberali ed indipendenti che hanno deciso di trovare un punto d’incontro, senza badare alle loro differenti visioni politiche generali, nel sostegno a Gerusalemme contro le minacce sioniste.

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