Il mondo denuncia il massacro israeliana di Qana.

I leader occidentali e dei paesi arabi hanno condannato l’attacco israeliano contro il villaggio di Qana, al sud del Libano, che ha ucciso almeno 50 persone.

L’attacco di ieri mattina è stato il più sanguinoso da quando Israele ha aggredito il Libano, il 12 luglio. Il governo libanese ha cancellato una visita della Segretaria di Stato Usa, Condoleezza Rice.

Hezbollah hanno minacciato rappresaglie per "l’orrendo massacro".

La Rice si è detta "profondamente rattristata per la terribile perdita di vite innocenti". Intanto ieri gli Usa hanno inviato altri aerei carichi di missili destinati a Israele.

 

Anche Francia e Gran Bretagna hanno condannato l’attacco.

L’ufficio del presidente francese, Jacques Chriac, ha reso noto che "il presidente ha appreso con preoccupazione dell’atto di violenza che è costato numerose vittime innocenti, principalmente donne e bambini, a Qana. La Francia condanna questa ingiustificata azione, che dimostra ancora di più il bisogno di un immediato cessate-il fuoco".

I leader dei paesi arabo-islamici hanno dichiarato che il diritto internazionale è stato violato e hanno parlato di "crimini".

 

Re Abdullah di Giordania ha affermato: "Questa criminale aggressione è un delitto orrendo commesso dalle forze israeliane nella città di Qana. E’ una violazione delle leggi internazionali". 

Abdullah, stretto alleato statunitense, ha ripetuto il suo appello per un cessate-il fuoco immediato. 

Anche l’Iran, accusato da Washington di appoggiare Hezbollah, ha condannato il raid: "Penso che i dirigenti isreliani e alcuni di quelli americani dovrebbero essere processati per questi crimini", ha dichiarato Hamid Reza Asefi, il portavoce del ministero degli Esteri iraniano.

 

(Fonte: www.aljazeera.net)

 

 

 

 

 

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