Il premio Nobel Corrigan accusa Israele di ‘pulizia etnica’.

 

22 aprile 2009. Agence France Presse 

Martedì scorso, il premio Nobel per la pace Máiread Corrigan-Maguire ha accusato Israele di mettere in atto pratiche di “pulizia etnica” nella zona est di Gerusalemme, dove l’amministrazione municipale progetta di abbattere circa 90 palazzi appartenenti a famiglie arabe.

Corrigan, che ha vinto l’ambito premio internazionale grazie agli sforzi compiuti per una soluzione pacifica degli scontri sanguinosi nell’Irlanda del Nord, ha parlato durante una conferenza stampa tenuta nel quartiere di Silwan: “Sono convinta che il governo israeliano stia portando avanti una politica di pulizia etnica contro i palestinesi qui a Gerusalemme est”.

“Sono convinta – ha proseguito – che le politiche del governo israeliano siano contro la legge internazionale, contro i diritti umani, contro la dignità del popolo palestinese”.

La conferenza si è svolta in una tenda di protesta eretta dai residenti di Silwan, dove 88 edifici sono sotto ordine di demolizione.

Le autorità israeliane dichiarano che le abitazioni prese di mira sono state costruite o estese senza i permessi necessari. I palestinesi rispondono che le distruzioni pianificate non puntano che a scacciarli dalla città.

Se gli ordini verranno eseguiti, 1.500 persone rimarranno senza tetto, per quello che sarebbe uno dei più grandi sfratti forzati da quando Israele ha occupato e poi annesso gran parte della metà orientale della città, durante la guerra del 1967.

Israele considera Gerusalemme la sua capitale eterna e indivisibile, mentre i Palestinesi vogliono fare della parte est la capitale del loro futuro stato.

L’organizzazione umanitaria B’Tselem afferma che dal 2004 le autorità israeliane hanno abbattuto più di 400 case nell’area in questione.

http://www.commondreams.org/headline/2009/04/22-1

 

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