IOF demoliscono casa di Abu Shukhaydam

Gerusalemme occupata/al-Quds – PIC e Quds Press. Martedì mattina, le forze israeliane hanno demolito la casa del palestinese deceduto, Fadi Abu Shukhaydam, situata nel campo profughi di Shuafat, nella Gerusalemme est occupata.

Le forze israeliane hanno preso d’assalto l’area in gran numero, accompagnate da macchinari, prima di circondare l’edificio e iniziare il processo di demolizione.

Domenica scorsa, la Corte suprema di giustizia israeliana ha respinto un ricorso presentato dal gruppo per i diritti umani HaMoked contro la prevista demolizione della casa di Fadi Abu Shukhaydam.

Commentando l’ordinanza del tribunale, un portavoce dell’esercito israeliano ha affermato che le forze armate intendono radere al suolo la casa il prima possibile.

Il 21 novembre, Abu Shukhaydam ha aperto il fuoco contro coloni e ufficiali israeliani nei vicoli della Città Vecchia, nella Gerusalemme occupata, uccidendone uno e ferendone altri quattro, due dei quali gravemente. Gli agenti di polizia hanno risposto al fuoco e lo hanno ucciso sul posto.

Sulla stessa linea, lunedì le forze israeliane hanno demolito la casa del prigioniero Ghaith Jaradat, nella cittadina di Silat al-Harithiya, a ovest di Jenin, dopo che un tribunale israeliano ha respinto l’appello della sua famiglia contro lo sfratto.

All’inizio di questo mese, la famiglia di Ghaith Jaradat ha ricevuto un ordine di demolizione per un presunto coinvolgimento in un attacco letale avvenuto vicino alla colonia di Homesh, insieme a suo fratello Omar.

Come parte della sua politica, l’occupazione israeliana punisce collettivamente i palestinesi i cui parenti sono accusati di aver compiuto attacchi con armi da fuoco, che hanno portato alla morte di israeliani.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.