Iraq: Kataib Hezbollah è pronta a consegnare armi a “12 mila combattenti” in Giordania

Bagdad – MEMO. La fazione di resistenza irachena Kataib Hezbollah ha dichiarato lunedì di essere pronta ad armare le sue controparti giordane “per difendere i nostri fratelli palestinesi”. L’annuncio è stato fatto da Abu Ali al-Askari, un alto funzionario del gruppo sostenuto dall’Iran, che fa anche parte della coalizione della Resistenza islamica in Iraq all’interno delle Forze di mobilitazione popolare (PMF).

“La Resistenza islamica in Iraq ha preparato gli strumenti per equipaggiare i nostri fratelli, i combattenti della Resistenza islamica in Giordania, per soddisfare le esigenze di 12 mila combattenti con armi leggere e medie, lanciatori anti-corazza, missili tattici, munizioni e tonnellate di esplosivi”, ha detto al-Askari su Telegram.

“Questo sforzo mira a formare una forza unificata per difendere i nostri fratelli palestinesi. Cominciamo con l’interrompere la via di terra che porta all’entità sionista”.

La Giordania è uno degli Stati arabi che ha aperto un ponte terrestre verso lo Stato di occupazione per aggirare il blocco degli Houthi sul Mar Rosso, fornendo cibo e beni, anche se il governo lo nega. I manifestanti si sono riuniti davanti all’ambasciata israeliana ad Amman per la guerra in corso a Gaza e per chiedere la chiusura della rotta commerciale.

I commenti di al-Askari sono arrivati anche dopo l’attacco aereo di Israele al consolato iraniano a Damasco, che ha ucciso due alti membri del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC). L’uccisione mirata ha fatto seguito a un attacco di droni avvenuto ore prima nella città portuale israeliana meridionale di Eilat, rivendicato dalla Resistenza islamica in Iraq.

Sempre più manifestanti si sono radunati davanti all’ambasciata. Sembrano essere meglio organizzati e hanno avanzato più richieste nonostante gli intensi sforzi diplomatici della Giordania per raggiungere un cessate il fuoco immediato a Gaza e fornire aiuti ai palestinesi.

Secondo Asharq al-Awsat, un funzionario della sicurezza irachena ha respinto l’annuncio di Kataib Hezbollah. La situazione in Iraq non permette di armare gruppi al di fuori del Paese per svolgere attività “sospette””, ha dichiarato il funzionario, in condizione di anonimato. “L’Iraq non permetterà la violazione della sovranità di un vicino fraterno”. Ha aggiunto che non ci sono “indicazioni sul campo” che le armi possano essere consegnate ai combattenti in Giordania.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.