Israele accusa shaikh Raed Salah di aver sventolato una bandiera siriana. ‘Accuse ridicole’, risponde Salah.

 

Gerusalemme – Infopal. La procura generale israeliana ha presentato una nuova accusa contro shaikh Raed Salah, presidente del movimento islamico dei Territori del ’48: aver sventolato la bandiera siriana a Gerusalemme durante un sit-in di protesta contro la demolizione della Porta dei Magrebini.

Lo ha reso noto l’associazione di al-Aqsa, in un comunicato stampa, spiegando che l’accusa è stata resa pubblica oggi.

Shaikh Raed Salah ha così commentato: "Israele inventa ridicole accuse per tentare di rinchiuderci in prigione il più a lungo possibile e impederci di impegnarci nel sostegno alla città di Gerusalemme e alla moschea di al-Aqsa".

E ha aggiunto: "Durante il primo sit-in di protesta contro la demolizione criminale di una parte della sacra moschea di al-Aqsa, una strada che porta alla Porta dei Maghrebini, ci ha raggiunti una delegazione dalle Alture del Golan siriano occupato. La delegazione sventolava la propria bandiera, quella siriana, ma se l’occupazione israeliana vuole trasformare la nostra ospitalità araba in accusa lo faccia pure, per noi è senza valore".

Il legale di shaikh Salah, l’avvocato Hussein Abu Hussein, ha spiegato che l’obiettivo di Israele è quello di presentare più accuse possibili per screditarne l’immagine e il ruolo-simbolo palestinese, islamico e arabo.

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