Israele ammette coinvolgimento nell’omicidio di Qassem Soleimani

Tel Aviv – MEMO. Israele è stato coinvolto nell’assassinio di Qassem Soleimani, comandante della Forza Quds della Guardia rivoluzionaria iraniana, secondo quanto affermato lunedì dall’ex-capo dell’intelligence militare israeliana.

Soleimani, che era considerato la mente dei rappresentati pro-Iran nella regione, è stato ucciso in un attacco con droni statunitensi avvenuto vicino a Baghdad, capitale dell’Iraq, nel gennaio 2020.

Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, l’ex-capo dell’intelligence dell’esercito israeliano, il maggiore-generale Tamir Hayman, ha dichiarato al Centro per l’eredità e la memoria dell’Intelligence israeliana (IICC) che l’uccisione di Soleimani è stato uno dei “due omicidi significativi e importanti” durante il suo mandato.

L’altro omicidio, ha detto, è stato quello del capo militare del Jihad islamico a Gaza, Bahaa Abu al-Ata.

“L’assassinio di Soleimani è un successo, dal momento che il nostro principale nemico, ai miei occhi, sono gli iraniani. Nel mio mandato ci sono stati due omicidi significativi e importanti”, ha detto Hayman.

Diversi giorni dopo l’omicidio di Soleimani, NBC News ha riferito che l’intelligence israeliana aveva aiutato gli Stati Uniti a prenderlo di mira.

Il mandato di Hayman come capo dell’intelligence dell’esercito israeliano è terminato a ottobre. Ha affermato che Israele ha effettuato molteplici operazioni per interrompere la diffusione di armi e fondi iraniani in tutta la regione.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.