Israele autorizza ricostruzione di colonia evacuata in Cisgiordania

Gerusalemme occupata/al-Quds – PIC. Il procuratore generale israeliano, Avichai Mandelblit, in fase di ritiro, ha approvato la ricostruzione della colonia evacuata di Evyatar, nella cittadina di Beita, a sud di Nablus, nel nord della Cisgiordania, secondo quanto rivelato mercoledì da fonti dei media israeliani.

Le fonti israeliane hanno riferito che Avichai Mandelblit ha approvato la mossa nel suo ultimo giorno come procuratore generale.

La colonia di Evyatar è stata evacuata sette mesi fa, tra le crescenti richieste degli ebrei per la sua ricostruzione.

La mossa è arrivata come parte di un accordo tra il governo israeliano ed i coloni della Cisgiordania, autorizzando retroattivamente la colonia senza l’approvazione ufficiale.

In base all’accordo raggiunto lo scorso anno, i coloni hanno lasciato la colonia “pacificamente” e l’area è diventata una zona militare chiusa, con le case e le strade erette rimaste al loro posto. Come parte dell’accordo, è stato condotto un sondaggio che, secondo i media israeliani, ha stabilito che parte della terra non era di proprietà dei palestinesi, aprendo così la strada all’istituzione di una scuola religiosa e al ritorno di alcune famiglie di coloni.

La mossa porta avanti l’accordo, che necessita ancora del via libera finale dal ministro della Difesa Benny Gantz, che ha firmato il piano lo scorso anno.

I residenti di Beita e delle cittadine circostanti hanno tenuto per mesi manifestazioni settimanali al venerdì, per protestare contro la costruzione della nuova colonia per soli ebrei, nota come Evyatar, a spese delle terre palestinesi nell’area di Jabal Sobeih.

I palestinesi affermano che la colonia è stata costruita sulla loro terra e temono che cresca e si fonda con colonie più grandi situate nelle vicinanze.

Quasi 666 mila ebrei vivono in più di 145 colonie, autorizzati da Israele, oltre a 140 avamposti che Israele considera illegali nei territori della Cisgiordania.