Israele bandisce da Gerusalemme leader del Movimento Islamico

Memo. Al leader del Movimento Islamico in Israele, Sheikh Kamal al-Khatib, è stato proibito l’ingresso a Gerusalemme per sei mesi a seguito di un ordine emesso dal capo del Comando centrale dell’esercito israeliano.

L’ordine emesso dal Generale Maggiore Nitzan Alon ha effetto a partire da martedì e sarà valido fino al 25 maggio del prossimo anno.

In un comunicato stampa diffuso domenica, il Movimento Islamico ha dichiarato: “A seguito della feroce e vasta campagna di Israele contro la moschea di al-Aqsa e di Gerusalemme in generale, è stato emesso un ordine che vieta a Sheikh Kamal al-Khatib, il vice capo del Movimento Islamico, di entrare a Gerusalemme per sei mesi, a partire dal 25 novembre 2014 fino al 25 maggio 2015. L’ordine militare è stato emanato dal capo del Comando centrale dell’esercito israeliano”.

“Denunciamo questa mossa” ha aggiunto il comunicato stampa del movimento “ed altre mosse arbitrarie di Israele contro il Movimento Islamico in particolare. In precedenza, Sheikh Raed Salah era stato bandito da Gerusalemme e gli è stato vietato di viaggiare fuori dal paese, un divieto che è stato rinnovato questa settimana. Anche al dott. Soliman Ahmed è stato vietato di viaggiare. Ed ora, le autorità israeliane per la sicurezza hanno convocato alcuni leader del movimento per essere interrogati”.

Negli ultimi due anni, l’esercito israeliano ha emanato centinaia di ordini di deportazione contro residenti palestinesi che abitavano a Gerusalemme Est e in altri villaggi arabi e città di Israele. La durata degli ordini varia da alcune settimane a mesi ed essi richiedono specificatamente di mantenersi lontani da al-Aqsa e da Gerusalemme Est.

Sheikh Al-Khatib vive a Kafr Kanna, nel nord di Israele.

Il Movimento Islamico ha inoltre dichiarato: “Tutte queste mosse arrivano sullo sfondo del [presunto] crimine commesso nell’esprimere solidarietà a Gerusalemme e alla moschea di al-Aqsa”.

“Israele si sbaglia se pensa che queste mosse ed altre – come la messa al bando delle attività delle organizzazioni che operano a Gerusalemme e alla Moschea di al-Aqsa – gli permetteranno di controllare al-Aqsa. Al-Aqsa ha la sua gente tra i Palestinesi, tra gli Arabi ed i Musulmani. Non la abbandoneranno, qualsiasi azione possa compiere Israele”.

Nessuna dichiarazione è stata riportata dall’esercito israeliano a proposito di questa decisione.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi