Israele confisca 200 dunum di terra a Betlemme

Betlemme – Quds Press. Le autorità di occupazione israeliane hanno annunciato il sequestro di alcuni terreni agricoli nel villaggio palestinese di al-Khudr (situato a sud della città di Betlemme, nel sud della Cisgiordania), considerandoli “proprietà dello Stato”, e affermando di volerli destinare alla costruzione di luoghi pubblici e parchi. 

Ahmed Salah, coordinatore del Comitato popolare di al-Khudr contro l’insediamento, ha riferito al corrispondente di Quds Press che l’amministrazione civile dell’esercito israeliano ha annunciato, tramite un avviso pubblicato sui giornali ebraici, il sequestro dei terreni in questione, che si trovano accanto all’insediamento di Efrat, comunicando la sua intenzione di costruirvi delle scuole e dei parchi per i coloni. 

L’avviso dell’amministrazione civile ha concesso ai proprietari dei terreni, che hanno una superficie di circa 200 dunum (1dunum= 1000mq), la possibilità di opporsi a tale decisione ma solo ed esclusivamente presentando un certificato catastale che dimostra la loro proprietà della terra, e non con il solito certificato di nulla osta. 

Salah ha considerato questa richiesta “proibitiva e pretestuosa” e ha lo scopo di agevolare lo Stato ebraico nel suo tentativo di impadronirsi dei terreni palestinesi. Dal momento che la maggior parte degli agricoltori non possiede i certificati catastali che risalgono ai tempi dell’Impero Ottomano e dell’amministrazione giordana della Cisgiordania, di conseguenza gli agricoltori si vedono costretti a recarsi in Giordania o in Turchia per poter risalire ai registri fondiari, ammesso che esistano ancora. 

Salah ha esortato gli organismi ufficiali palestinesi e i ministeri interessati del governo della Cisgiordania ad intervenire per aiutare gli agricoltori, incaricando degli avvocati specializzati nelle controversie sui terreni.