Israele confisca 39 milioni di dollari dalle entrate fiscali raccolte a nome dell’ANP

Tel Aviv – MEMO. In risposta al successo delle iniziative delle Nazioni Unite (ONU), venerdì le autorità d’occupazione israeliane hanno deciso di confiscare 139 milioni di NIS (39 milioni di dollari) dalle entrate fiscali raccolte per conto dell’Autorità palestinese (ANP), secondo quanto riferito dai media israeliani.

Venerdì, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che chiede alla Corte internazionale di giustizia di analizzare il conflitto israelo-palestinese, l’annessione israeliana e lo “status legale dell’occupazione”.

Il nuovo governo israeliano si è impegnato nell’intraprendere misure punitive contro l’Autorità Palestinese qualora dovesse promuovere le sue iniziative all’ONU.

Dopo il successo dell’iniziativa dell’Autorità Palestinese, il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato le sanzioni, che includevano il sequestro delle entrate fiscali che Israele raccoglie per conto dell’Autorità Palestinese ed il loro pagamento alle vittime israeliane del “terrorismo”.

Tra le misure ci sono anche la detrazione dei pagamenti che l’ANP effettua ai palestinesi imprigionati o uccisi dall’occupazione israeliana e alle loro famiglie, il congelamento delle costruzioni palestinesi in gran parte della Cisgiordania occupata e l’annullamento dei benefici VIP palestinesi.

Nabil Abu Rudeineh, portavoce del presidente dell’ANP Mahmoud Abbas, ha detto che le misure annunciate dal governo israeliano in risposta alla mossa della Palestina all’ONU “sono condannate e respinte”.

In una nota, ha dichiarato che “i diritti palestinesi non sono negoziabili, e il nostro popolo […] e la sua leadership sono in grado di proteggere i diritti palestinesi che sono stati approvati dalle risoluzioni di legittimità internazionale, qualunque sia il prezzo.

“Continueremo la nostra lotta politica, diplomatica e legale per porre fine all’occupazione israeliana della terra dello Stato di Palestina e della sua capitale, Gerusalemme Est”.

Il Movimento di resistenza islamica palestinese, Hamas, ha condannato fermamente le punizioni israeliane contro l’Autorità Palestinese e l’ha invitata a “non cedere a tali minacce, e ad agire per perseguire i leader dell’occupazione israeliana per le loro violazioni contro i diritti, la terra e i luoghi sacri del popolo palestinese”.