Israele demolisce quattro case nel distretto di Betlemme

Betlemme-Wafa. Martedì, le autorità di occupazione israeliane hanno notificato la demolizione di quattro case palestinesi nel villaggio di al-Walaja, a ovest di Betlemme, secondo quanto riferito da una fonte locale.

Ibrahim Awadallah, un attivista locale, ha reso noto che le forze israeliane hanno consegnato a quattro fratelli le notifiche per la demolizione delle loro case, situate nel quartiere di Ein al-Jwaiza, a nord-ovest di al-Walaja, perché “costruite senza licenza”.

Questa area di al-Walaja è presa di mira da Israele da diversi anni nel tentativo di svuotarla dei suoi residenti palestinesi per costruire insediamenti illegali. Diverse case di proprietà palestinese sono state demolite con il pretesto della costruzione senza permessi, impossibile da ottenere dalle autorità di occupazione israeliane.

Situato a una distanza di 5 chilometri a ovest di Betlemme, al-Walaja ha una popolazione di circa 2.800 abitanti.

In base agli Accordi di Oslo, stipulati nel 1993, che avrebbero dovuto durare solo cinque anni, all’Autorità Palestinese è stato concesso un controllo limitato su una piccola parte di terra che rappresenta solo il 2,6% della superficie totale del villaggio. Quest’area è classificata come Area B. Al contrario, Israele mantiene il controllo sul resto, classificata come Area C.

Un’area pari al 97 percento del villaggio, è completamente isolata dalla sezione del muro di apartheid israeliano. La maggior parte di questa terra è costituita da terreni agricoli, foreste e spazi aperti.

Il villaggio è costeggiato da due insediamenti coloniali israeliani; Gilo, da est, e Har Gilo, da sud.