Israele e Stati del Golfo saranno collegati da cavo di fibra ottica

Tel Aviv – MEMO. Secondo quanto riportato lunedì da Middle East Eye (MEE), un progetto di cavo internet finanziato da Israele mira a collegare gli Stati del Golfo con lo Stato d’occupazione, dopo aver “guadagnato terreno” in Arabia Saudita.

Se i piani andranno avanti, il “rivoluzionario” cavo in fibra ottica, noto come Trans Europe Asia System (TEAS), sarà il primo progetto infrastrutturale a collegare direttamente Israele con l’Arabia Saudita. Ha già il sostegno dell’Autorità d’interconnessione del Consiglio di cooperazione del Golfo (GCCIA), con sede in Arabia Saudita, che è di proprietà congiunta dei sei Stati membri del GCC.

Oltre al Regno saudita, il cavo di 20 mila chilometri dovrebbe attraversare altri quattro Stati del Golfo – Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Qatar e Oman – nonché la Giordania e i Territori palestinesi occupati su un percorso tra Francia e India. L’investimento è sostenuto dal governo statunitense, ha dichiarato MEE, citando fonti del settore, e comprende soggetti interessati negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna.

Un fondo di investimento israeliano per le infrastrutture, Keystone, possiede una quota del 25% nel progetto, che è promosso dalla società Cinturion con sede alle Bermuda, come riportato da Globes nel 2021. Dall’Europa verranno posati due cavi attraverso Israele, uno diretto verso est e l’altro attraverso il Golfo di Eilat; l’installazione dei cavi dovrebbe essere completata entro la fine dell’anno.

Secondo gli addetti ai lavori, il progetto è diventato fattibile solo in seguito agli accordi di normalizzazione del 2020, gli Accordi di Abraham, tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti ed il Bahrein (e successivamente anche il Marocco ed il Sudan). Tel Aviv rimane fiduciosa che anche l’Arabia Saudita firmerà gli accordi.

“Questo [è] un investimento straordinario, effettuato durante il periodo di normalizzazione delle relazioni tra Israele ed i Paesi arabi, che facilita il rapido avanzamento del progetto”, ha dichiarato Navot Bar, amministratore delegato di Keystone. “Tra i partner di Keystone nel progetto ci sono ex-alti ufficiali dell’esercito statunitense, investitori britannici e investitori degli Stati del Golfo e di Israele”.

Traduzione per InfoPal di F.L.