Israele schiera truppe supplementari al confine, mentre Hamas chiama alla “giornata della collera”

Betlemme-Ma’an. Le forze israeliane hanno annunciato un dispiegamento più  rilevante ai confini con Gaza a seguito del comunicato, diramato da parte di Hamas, di una “giornata della collera” prevista per venerdì, ha dichiarato un portavoce dell’esercito israeliano.

Il portavoce ha anche dichiarato che le autorità israeliane si sono maggiormente impegnate per una “valutazione della situazione” a seguito dell’incremento degli scontri e delle rivolte lungo la zona di confine con Gaza e hanno deciso di dislocare altri due battaglioni lungo la Striscia per venerdì, la cosiddetta “giornata della collera”.

Recentemente vi sono stati frequenti scontri  lungo la linea di confine, poiché i gazawi hanno protestato in solidarietà con le manifestazioni nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme Est.

Fin dall’inizio di ottobre le autorità israeliane hanno denunciato molteplici violazioni nella recinzione di confine durante gli scontri e le forze israeliane hanno sparato, uccidendoli, ad almeno nove gazawi durante le proteste.

Inoltre, il portavoce ha affermato che le autorità israeliane hanno preannunciato che i due battaglioni e le due compagnie di truppe israeliane saranno dispiegate nella Cisgiordania occupata.

Il vice capo di Hamas, Ismail Haniyeh, giovedì ha visitato alcuni Palestinesi presso l’ospedale al-Shifa che sono stati colpiti e feriti dalle forze israeliane durante i recenti scontri vicino al confine di Gaza con Israele.

“Il messaggio dei nostri feriti è che Gaza, nonostante la distanza e la sua profonda sofferenza dovuta all’assedio e alla guerra, sta ancora combattendo per Gerusalemme, e che Gaza e’ nel cuore dell’Intifada di Gerusalemme”, ha detto.

Dall’inizio del mese le forze israeliane hanno ucciso 32 Palestinesi nei territori occupati della Palestina e in Israele, con almeno 17 persone colpite durante le dimostrazioni.

Oltre 360 Palestinesi sono stati colpiti con proiettili veri, 932 con proiettili rivestiti di gomma, e 2.365 sono stati feriti dai lacrimogeni durante le proteste quotidiane in Cisgiordania e a Gaza, secondo la Mezzaluna Rossa.

Almeno sette israeliani sono stati uccisi nello stesso periodo, la maggioranza dei quali sono rimasti colpiti durante aggressioni con coltelli da parte di Palestinesi, a Gerusalemme Est occupata ed in altre parti di Israele.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi