Israele si prepara per potenziale escalation a Gerusalemme e nei Territori occupati

Gerusalemme/al-Quds – MEMO. Il quotidiano israeliano Haaretz ha riferito lunedì che la polizia e l’Intelligence (Shin Bet) israeliani si stanno preparando alla possibilità di un’escalation degli eventi nei Territori palestinesi, nei prossimi tre mesi, soprattutto con l’avvicinarsi del Ramadan e delle festività musulmane ed ebraiche.

Secondo il quotidiano “la polizia e il servizio di sicurezza dello Shin Bet considerano che, nei prossimi tre mesi, esista un potenziale estremamente esplosivo di violenza tra arabi ed ebrei israeliani e palestinesi della Gerusalemme Est”. Le loro previsioni sono che se dovessero scoppiare scontri, “saranno limitati e non dovrebbero portare ad una più ampia escalation per la sicurezza. Ma dato che previsioni simili si sono rivelate sbagliate a maggio dell’anno scorso, non si esclude la possibilità che Hamas si unisca ancora una volta, lanciando razzi dalla Striscia di Gaza”.

Il giornale ha menzionato un calendario ricco di eventi, a partire dal Giorno della Terra, il 30 marzo, seguito dal Ramadan, all’inizio di aprile, oltre alla possibilità che le forze d’occupazione israeliane reprimano duramente i fedeli musulmani durante le preghiere nella moschea di al-Aqsa, ogni venerdì. La festa ebraica della Pasqua cade il 15 aprile, insieme alla cerimonia di benedizione dei sacerdoti, il che significa che più israeliani invaderanno la moschea di al-Aqsa. Dopo queste festività arriva l’Eid al-Fitr, che coincide con il Giorno della Memoria per i soldati israeliani.

Il giornale ha affermato che tutte queste occasioni potrebbero portare ad un’escalation della situazione, date le tensioni dirette, soprattutto a Gerusalemme e ad al-Lid e Akka, che sono città miste. Questo è particolarmente vero dal momento che i palestinesi ricordano l’uccisione dei cittadini arabi di Israele, avvenuta lo scorso anno, oltre al bombardamento israeliano di Gaza e l’inizio dell’operazione Guardian of the Walls, il 10 maggio. Inoltre, il 15 maggio, è il giorno in cui viene commemorata la Nakba.

L’obiettivo principale del dispiegamento delle forze israeliane, secondo il giornale, saranno tre aree principali: Sheikh Jarrah, la Porta di Damasco e la moschea di al-Aqsa, osservando che le proteste a Sheikh Jarrah si stanno “attenuando”, alla luce della sospensione dello sfratto delle famiglie e anche perché attualmente gli attivisti non riescono a raggiungere il quartiere. Inoltre, la situazione nella moschea di al-Aqsa continua uguale, e quindi la Porta di Damasco rimane la principale fonte di potenziale conflitto.

Il comportamento della polizia israeliana ed i mezzi con cui si confronta con i palestinesi possono, tuttavia, spingere la situazione ad incendiarsi, avverte il giornale.