Israele stanzia 843 milioni di dollari per imporre un maggiore controllo su Gerusalemme Est

Israele stanzia 843 milioni di dollari per imporre un maggiore controllo su Gerusalemme Est

Gerusalemme/al-Quds-MEMO. Il governo israeliano, il 20 agosto, ha stanziato la somma di 3,2 miliardi di shekel israeliani (843 milioni di dollari) come parte di un piano quinquennale per imporre un maggiore controllo sulla Gerusalemme est occupata, ha riferito l’Agenzia Anadolu.

Il piano, per gli anni 2024-2028, riguarderà settori quali lo sviluppo economico, progetti di trasporto pubblico, energia ed elettricità, fognature, sostenibilità, cultura, iniziative locali e istruzione, ha affermato l’Ufficio del Primo Ministro.

Il finanziamento, secondo l’Agenzia Anadolu, incrementerà il numero di studenti che conseguiranno il diploma di scuola superiore.

Il sistema scolastico di Gerusalemme Est utilizza il curriculum palestinese noto come tawjihi; tuttavia, Israele mira a presentare agli studenti il curriculum israeliano.

In una dichiarazione successiva alla riunione di gabinetto di domenica 20 agosto, Netanyahu ha dichiarato: “Abbiamo preso una decisione a favore dei residenti di Gerusalemme Est. Una decisione che cambierà il volto della città di Gerusalemme, che comporterà un massiccio sviluppo delle infrastrutture, della sanità, del welfare, della sicurezza personale, dell’occupazione e un aumento del numero degli aventi diritto alle certificazioni di immatricolazione (nella scuola superiore)”.

Ha aggiunto: “Stiamo costruendo Gerusalemme, rafforzando la governance e unendo Gerusalemme”.

E’ quanto ha fatto seguito all’Assemblea plenaria della Knesset israeliana che ha recentemente approvato, in lettura preliminare, due progetti di legge volti ad aumentare il controllo delle scuole e degli insegnanti in Israele, inclusa Gerusalemme Est.

Inoltre, il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, ha aggiunto che il piano rafforzerà la sovranità israeliana su Gerusalemme Est, affermando che “Gerusalemme unita non è solo uno slogan, è una responsabilità. Una responsabilità per ogni residente, una responsabilità per lo sviluppo e la prosperità di Gerusalemme come nostra capitale eterna”.

Nel frattempo, Smotrich, un membro chiave del governo nazionalista-religioso di Netanyahu, ha sospeso il pagamento di almeno 200 milioni di shekel (52,75 milioni di dollari) di fondi municipali arabi, affermando che questi potrebbero finire nelle mani di quelli che ha definito “elementi criminali e terroristici”.

Nonostante la promessa di Netanyahu del 9 agosto di sbloccare i fondi, Smotrich ha raddoppiato la sua decisione, giurando di non “continuare a chiudere un occhio quando centinaia di milioni di fondi fiscali di tutti andavano a gruppi criminali”. La mossa ultra-nazionalista di Smotrich ha attirato accuse di razzismo da parte di avvocati arabi ed ebrei, tra cui il leader dell’opposizione Yair Lapid, e dai sindaci arabi. I cittadini arabi, la maggior parte dei quali sono discendenti di Palestinesi che riuscirono a resistere alla pulizia etnica che permise la fondazione dello stato dell’occupazione di Israele nel 1948, costituiscono circa un quinto della popolazione israeliana. Per decenni, hanno dovuto affrontare le disparità rispetto ai cittadini ebrei, tra cui alti tassi di povertà, città sovraffollate prive di infrastrutture e scuole con scarsi finanziamenti, che dicono essere un risultato di politiche deliberate.

(Foto: manifestanti si riuniscono davanti alla Corte Suprema israeliana in vista della sessione in cui verrà presentata la richiesta di annullamento della legge, approvata dal parlamento israeliano, a marzo, che trasferiva il potere di destituire il primo ministro dal Procuratore Generale e dalla Corte Suprema Corte al Parlamento e al governo a Gerusalemme. 3 agosto 2023 [Mostafa Alkharouf – Agenzia Anadolu]).

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli