Italia e organizzazioni internazionali lanciano iniziativa per eque opportunità di lavoro per le donne palestinesi

Ramallah-Wafa. La Cooperazione Italiana per lo Sviluppo, UN Women e l’organizzazione Internazionale per il Lavoro (OIL) hanno lanciato mercoledì scorso a Ramallah un nuovo programma allo scopo di fornire eque e dignitose opportunità di lavoro alle donne palestinesi, secondo un comunicato stampa.

Con il titolo “Promuovere l’equo accesso delle donne alle opportunità economiche e al lavoro dignitoso in Palestina” (il Programma per il Lavoro Femminile Dignitoso), più di 80 ospiti rappresentanti di ministri palestinesi, missioni diplomatiche, agenzie ONU, organizzazioni sociali civili, università, settore privato e altri partner di sviluppo, hanno presenziato all’evento per lanciare il programma comune.

Il Programma per il Lavoro Femminile Dignitoso è un’iniziativa della durata di un anno e del valore di 500 mila euro, avente come scopo la promozione di opportunità di lavoro eque e dignitose per le donne palestinesi e la protezione dei loro diritti lavorativi attraverso il rafforzamento delle relative leggi, politiche e pratiche di mercato, ha detto il comunicato stampa di UN Women.

Se da una parte il programma si concentra sul rafforzamento delle abilità tecniche e sull’assistenza finanziaria delle donne imprenditrici, aiuta dall’altra lo scambio e il trasferimento di queste abilità da queste imprenditrici ad altre donne, di modo che più donne possano ottenere maggiori possibilità di accesso a opportunità di lavoro dignitose. Le donne prese in considerazione saranno messe in contatto con investitori e con il settore privato affinché possano mantenere il loro business attuale e allo stesso tempo investire in future opportunità aziendali.

Bassam al-Khateeb, vice-ministro degli Affari femminili, ha sottolineato: “Accogliamo l’approccio innovativo offerto dal programma di lavoro dignitoso per le donne nell’ambito degli sforzi generali nazionali per supportare il rafforzamento economico delle donne, incrementando le opportunità di lavoro per le donne emarginate in tutta la Palestina”.

Abdel Kareem Daraghmeh, vice assistente della partnership tripartita e del dialogo sociale per il Ministero del Lavoro, ha sottolineato che “l’indice di disoccupazione tra le donne era del 47.4%, mentre l’indice delle giovani donne disoccupate di età compresa tra i 15 e i 29 anni era del 65.8%. L’indice di partecipazione totale delle donne alla forza lavoro ammontava soltanto al 19%”.

Fabio Sokolowicz, Console Generale di Italia a Gerusalemme, ha affermato che “l’Italia gode di una partnership lunga e forte con UN Women e OIL in Palestina, e tra due settimane firmeremo un accordo per la seconda fase del programma per il Lavoro Dignitoso per le Donne”.

Cristina Natoli, rappresentante dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, ha sottolineato che “è attraverso l’indipendenza economica che le donne possono stabilire la direzione che prenderà la loro vita e offrire il proprio contributo alla società per uno sviluppo reale”.

I due capi delle agenzie UN Women e OIL, Ulziisuren Jamsran e Mounir Kleibo hanno riaffermato il vantaggio comparativo delle forze combinate di entrambe le agenzie UN nell’ambito di questo programma congiunto per rinforzare il ruolo delle donne nella politica del dialogo così come l’equo accesso delle stesse alle opportunità economiche e a condizioni di lavoro dignitose.

Il programma sarà implementato in collaborazione con UN Women e OIL. Tra i partner chiave si annoverano il ministero degli Affari femminili, il ministero del Lavoro, ONG locali, varie istituzioni del settore provato così come la comunità.

Traduzione per InfoPal di Laura Pennisi