La commissione del governo inglese solleva preoccupazioni per le esportazioni di armi verso Israele

ImemcLe commissioni dei Comuni  sul controllo dell’esportazione di armi (CAEC) ha rivelato che il Regno Unito ha approvato più di 3000 licenze per l’esportazione di armi, per un totale di oltre 12 miliardi di sterline a 27 paesi, nonostante il  loro scarso rispetto dei diritti umani. In particolare è stata sollevata “grave preoccupazione” per le esportazioni di armi verso Israele.

Il governo britannico ha dichiarato che  Israele è un “paese che desta preoccupazione per i  diritti umani”. 

Il governo britannico ha concesso 381 licenze di esportazione in Israele per apparecchiature quali veicoli a trazione integrale con protezione balistica, giubbotti antiproiettile, elmetti militari, componenti per pistole, componenti per fucili d’assalto, veicoli di supporto militare e munizioni per piccole armi. Tuttavia, la maggior parte del valore delle esportazioni britanniche di armi verso Israele era costituito da apparecchiature crittografiche.

John Stanley, il presidente delle commissioni dei Comuni sul controllo dell’esportazione di armi (CAEC), ha commentato: “[il] numero delle licenze strategiche esistenti per il Foreign Office è di 27 paesi che destano preoccupazione per i diritti umani, e mettono in forte rilievo il conflitto tra le esportazioni di armi del governo e le politiche dei diritti umani”.

Il deputato Richard Burden, un membro del CAEC, ha sollevato ulteriori preoccupazioni per le esportazioni di armi, e ha sostenuto che “la politica dei diritti umani del Regno Unito è fondamentalmente minata dalla portata e dalla natura delle licenze di esportazioni di armi in corso di approvazione da parte del governo”.

Il presidente del CAEC, John Stanley, ha aggiunto che “‘[il] governo dovrebbe applicare valutazioni molto più caute quando considera domande per licenze di esportazione di armi quale prodotto per i regimi autoritari, che potrebbero essere usati per facilitare la repressione interna, in violazione della politica dichiarata del governo”.

La politica del governo britannico sull’esportazione di armi prevede che non vengano rilasciate licenze “quando giudichiamo che ci sia un rischio evidente che l’esportazione proposta possa provocare o prolungare conflitti regionali o interni, o che possa essere utilizzata per facilitare la repressione interna”.

Tuttavia, il membro del CAEC, Richard Burden, che è anche il presidente del Gruppo parlamentare Gran Bretagna -Palestina, ha espresso preoccupazione riguardo l’esportazione di armi dalla Gran Bretagna a Israele, e messo in discussione la portata delle esportazioni verso il paese, visto che “[il] governo britannico esprime sempre preoccupazione per le violazioni israeliane del diritto internazionale e dei diritti umani”.

Ha aggiunto che il governo britannico deve affrontare seri interrogativi circa le sue esportazioni di armi verso Israele.

Traduzione di Edy Meroli